Julius Evola: differenze tra le versioni

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*Così è giusto quel che il [[Mario Praz|Praz]] ha notato a tale riguardo, cioè che, volendo godere del piacere della trasgressione, della violenza contro ciò che è, il sadista non avrebbe altra scelta che la pratica della bontà e della virtù, perché proprio esse significherebbero l'anti-natura e l'anti-Dio, una rivolta e una violenza contro ciò che [...] costituirebbe il fondo ultimo – malvagio – della creazione. (da [https://books.google.it/books?id=bpHLCQAAQBAJ&pg=PA136&lpg=PA136&dq=Cos%C3%AC+%C3%A8+giusto+quel+che+il+Praz+ha+notato+a+tale+riguardo,+cio%C3%A8+che,+volendo+godere+del+piacere+della+trasgressione,+della+violenza+contro+ci%C3%B2+che+%C3%A8,+il+sadista+non+avrebbe+altra+scelta+che+la+pratica+della+bont%C3%A0+e&source=bl&ots=6uwHgXAsf9&sig=ACfU3U1vvhTWG19ICQ7uu-DcPtELAgHXmA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjUhs-L3JP2AhXuRPEDHSr8A7UQ6AF6BAgDEAI#v=onepage&q=Cos%C3%AC%20%C3%A8%20giusto%20quel%20che%20il%20Praz%20ha%20notato%20a%20tale%20riguardo%2C%20cio%C3%A8%20che%2C%20volendo%20godere%20del%20piacere%20della%20trasgressione%2C%20della%20violenza%20contro%20ci%C3%B2%20che%20%C3%A8%2C%20il%20sadista%20non%20avrebbe%20altra%20scelta%20che%20la%20pratica%20della%20bont%C3%A0%20e&f=false ''La Metafisica del sesso'', Edizioni Mediterranee, Roma 1994, p. 136])
*In [[Trilussa]] si deve riconoscere un carattere, che si mantenne uguale a se stesso sia prima che durante il fascismo e che ebbe in proprio il coraggio della verità. [...] Di Trilussa, io ero amico, ed egli ben sapeva come le mie idee fossero tutt'altro che democratiche. Non basta. Trilussa stesso non giudicava antifascista l'orientamento delle sue satire e della sua poesia, nelle loro incidenze politiche. (da [http://www.pannunziomagazine.it/trilussa-un-autore-politicamente-scorretto-nel-70-della-scomparsa-di-achille-ragazzoni/ ''Una favola su Trilussa'', ''Roma'', 23 gennaio 1972]; disponibile su ''[http://www.heliodromos.it/index.php?option=com_content&view=article&id=203:evola Heliodromos.it]'')
*La vita deve esser volontà diretta da un pensiero [...]. (da [https://books.google.it/books?id=kJDLCQAAQBAJ&pg=PA128&dq=La+vita+deve+esser+volont%C3%A0+diretta+da+un+pensiero&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi4_dbK3pP2AhVfQvEDHTMVCLcQ6AF6BAgFEAM#v=onepage&q=La%20vita%20deve%20esser%20volont%C3%A0%20diretta%20da%20un%20pensiero&f=false ''La tradizione ermetica'', Edizioni Mediterranee, Roma 2013, p.128])
*[...] non crediamo di sbagliarci dicendo che il significato più profondo dello [[sci]] è il seguente: la sensazione istintiva di paura fisica, col moto riflesso di un trarsi indietro o di aggrapparsi a qualcosa, che sorge nell'istante del cadere, viene vinta e trasformata in una sensazione di ebrezza, di piacere, e sviluppata nell'impulso a andare ancor più veloci e a giuocare in ogni modo con la velocità e l'accelerazione che ai corpi imprime la forza di gravità. Così lo sci, sotto questo aspetto, vorremmo proprio definirlo come ''una tecnica, un giuoco e una ebrezza della caduta''. Praticando questo sport si sviluppa di certo una forma di audacia o intrepidezza fisica, ma è una forma tutta speciale, ben distinta dall'audacia dell'alpinista, anzi ad essa opposta come significato: è una forma, diciamolo pure, «moderna».<ref>Da ''L'arco e la clava'', con un saggio introduttivo di Giorgio Galli, Edizioni Mediterranee, Roma, 1995, [https://books.google.it/books?id=HTGVODCfBzIC&lpg=PA60&ots=DYNyylzVGb&dq=&pg=PA61#v=onepage&q&f=false p. 61]. ISBN 88-272-1087-3</ref>
*Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.<ref>Citato in Mario Caprara, Gianluca Semprini, ''Neri! La storia mai raccontata della destra radicale, eversiva e terrorista'', Newton Compton editori, 2012, [http://books.google.it/books?id=ieO_d2Nz-Y8C&pg=PT151 p. 151]. ISBN 8854146951.</ref><ref>La citazione viene [[citazioni errate|erroneamente attribuita]] anche a [[Giorgio Almirante]] e [[Moana Pozzi]]. Almirante aveva fatto apporre la frase su un poster destinato alle sedi dell'MSI e l'aveva utilizzata come frase conclusiva del suo libro ''Autobiografia di un fucilatore''. Moana Pozzi invece amava ripetere questa frase nel periodo in cui si occupava dell'edizione di un giornale erotico, poco prima di morire. Una frase simile è di [[Martin Lutero]]: «Bisogna lavorare come se si volesse vivere in eterno, ma vivere come se dovessimo morire adesso».</ref>