Heinrich Harrer: differenze tra le versioni

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*Quante volte questa strada avrà udito i pellegrini mormorare senza posa la più usuale formula mistica buddhista, «[[Oṃ Maṇi Padme Hūṃ|Om mani padme hum]]», per mezzo della quale essi chiedono protezione dai gas velenosi, come chiamano i tibetani la mancanza di ossigeno. (p. 112)
*Il 15 gennaio 1946 partimmo per l'ultima tappa. Dalla regione di Tolung sfociammo nella larga valle del Kyi Chu. Doppiammo un angolo e vedemmo brillare in lontananza i tetti dorati del [[Palazzo del Potala|Potala]], la residenza invernale del Dalai Lama, il più famoso monumento di Lhasa. (p. 120)
*E qui davanti a noi [[Deprung (Tibet)|DeprungDreprung]], il più grande monastero del mondo, dove vivono circa diecimila monaci. (p. 121)
*Le donne nomadi non sono meno esigenti, quando scelgono stoffe di cotone per nuove bandueruole sacre. (p. 136)
*Particolare interesse suscitò il fatto che Aufschnaiter fosse un agronomo. In questo campo nel Tibet non c'erano esperti. E che possibilità c'erano in questo grande paese! (p. 139)