Heinrich Harrer: differenze tra le versioni

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*Poi, mentre mettevamo ad asciugare le nostre cose al sole, scorgemmo all'improvviso due figure. Riconoscemmo subito la prima dal suo passo regolare e lento da alpinista: era Peter Aufschnaiter, accompagnato da un portatore. (p. 41)
*Dopo calorosi saluti, Aufschnaiter cominciò a raccontare le sue avventure. Si era separato il 17 giugno da Treipel, con il denaro rimastogli aveva acquistato un cavallo, sul quale da «inglese» si era diretto verso l'India. Aufschnaiter si era nel frattempo ammalato, e dopo essersi stabilito aveva seguito il nostro itinerario. Per strada aveva appreso gli ultimi avvenimenti della guerra, e benché in questo angolo remoto vivessimo come in un altro mondo, ascoltammo con grande interesse le novità. (p. 41)
*Alto svettava il Gurla Mandhata, di 7782 metri; meno appariscente, ma tanto più famoso, il sacro monte [[Kailash]], di circa 6714 metri, solitario nella sua maestosa belllezza e isolato dalla rimanente catena dell'Himalaia. Alla sua vista i nostri tibetano si gettarono a terra e pregarono. QustoQuesto monte è l'alta sede degli dei secondo i [[Buddhismo|buddhisti]] e gli [[Induismo|induisti]], il cui più grande desiderio è di recarsi i pellegrinaggio almeno una volta nella vita. (p. 48)
*Attraversando passi poco elevati arrivammo alla regione delle sorgenti del Brahmaputra che i tibetani chiamano [[Yarlung Tsangpo|Tsangpo]]. [...] Per i quattordici giorni seguenti ci fu di guida lo Tsangpo. Alimentato da forti corsi d'acqua provenienti dal vicino Transimalaia e Himalaia, questo fiume si gonfia a vista d'occhio, e quanto maggiore è il suo volume d'acqua, tanto più calmo è il suo corso. (p. 50)
*Come nei paesi cattolici, anche qui le campagne vengono benedette dai sacerdoti. Una lungua processione di monaci, seguiti dalla popolazione, fece il giro del villaggio, portando sulle braccia i centootto volumi della [[Canone buddhista tibetano|Bibbia tibetana]], accompagnati da preghiere e musica sacra. (p. 69)