Massacri delle foibe: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giorgio Napolitano
→‎Citazioni: Cito fonte per Giorgio Napolitano
Riga 4:
 
==Citazioni==
*Fu una barbarie basata su un disegno annessionistico slavo che assunse i sinistri connotati di una pulizia etnica ([[Giorgio Napolitano]], Presidente della Repubblica Italiana, Roma, 10 febbraio 2007 (Giorno del ricordo)).<ref>{{cita web|url=https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:attoindirizzoapprovato:9;2305|titolo=Legislatura IX - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 2305 - Risoluzione|autore=Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna|accesso=07-02-2022}}</ref>
*Commemorare i morti nelle foibe significa sostanzialmente commemorare i rastrellatori [[Fascismo|fascisti]] e i collaboratori dei [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Per gli altri morti, quelli vittime di rese dei conti o vendette, c'è il 2 di novembre. ([[Alessandra Kersevan]])
*Nelle foibe non sono finite donne e bambini, i profili di coloro che risultano infoibati sono quasi tutti di adulti compromessi col [[fascismo]]. I casi di alcune donne infoibate sono legati a fatti particolari, vendette personali, che non possono essere attribuiti al movimento di liberazione. ([[Alessandra Kersevan]])
Riga 19:
*Nella primavera di quell’anno {{NDR|1944}} si calcola che siano tra i 20.000 e i 30.000 i partigiani italiani integrati singolarmente o in unità nazionali nell'esercito jugoslavo. Sono cifre incredibili. Per avere un termine di paragone, i partigiani in Italia sono, nella stessa epoca, numericamente equivalenti. Ciononostante, nel discorso pubblico si continua a fare riferimento alle violenze compiute dai partigiani al confine orientale nell'autunno del 1943 e nella primavera del 1945 come a una pulizia etnica condotta contro la componente italiana della popolazione.
*Oltre a punire i collaborazionisti e i criminali di guerra, le autorità jugoslave operano per eliminare gli eventuali oppositori politici [...] Si tratta di una vera e propria epurazione preventiva, che serve ad intimorire quella parte di popolazione che non accetta l’ipotesi di annessione della regione alla Jugoslavia. La stragrande maggioranza dei possibili oppositori è composta da rappresentanti dell’élite politica e sociale italiana che ovviamente preferirebbero che l'area ritornasse a far parte dello Stato italiano. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di persone che non fanno mistero della propria avversione alla Jugoslavia e all’ideologia comunista. L’esempio più estremo di questa tipologia di vittime è rappresentato dall'arresto di alcuni membri del CLN triestino che [...] già da tempo si era opposto alla leadership jugoslava sulla Resistenza.
 
==Note==
<references />