Brigate Rosse: differenze tra le versioni

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*I brigatisti si erano mostrati risoluti ed efficienti, ma la loro non fu una vittoria. La decisione di uccidere [[Aldo Moro|Moro]] creò gravi dissensi al loro interno, mentre all'esterno si diffuse un profondo sentimenti di ripulsa per quanto avevano fatto. È generalmente riconosciuto che la crisi del terrorismo italiano prese l'avvio dall'uccisione di Moro. A posteriori sembra quindi corretto riconoscere che avevano ragione i paladini dell'intransigenza: se Moro fosse stato scambiato con uno o più terroristi in prigione, le Brigate Rosse sarebbero apparse allo stesso tempo invulnerabili e propense al compromesso, col risultato che il loro fascino sarebbe quasi certamente cresciuto. [...] Dopo la morte di Moro la democrazia italiana non solo si difese ma si rafforzò. ([[Paul Ginsborg]])
*I brigatisti sono sempre accesi, sempre apocalittici. Scrivono «lotta attiva», scrivono «disarticolare le strutture». Sono oracolari. I padri del deserto hanno lasciato le distese di sabbia della Palestina e sono venuti in città, nelle università e nelle fabbriche, a raccontare, a testimoniare, a predire e a maledire. ([[Giorgio Vasta]])
*Io sono convinto che le Brigate Rosse... la nostra esperienza sia esaurita. Ma, siccome non riesco a ragionare nei termini di "vincitori e vinti" ma nei termini di uno scontro che ha prodotto una trasformazione, posso rilevare, per quel che mi riguarda, che gran parte delle nostre aspettative non sono andate... non hanno avuto successo. Ma il problema del fatto che si sia esaurito un movimento, e insieme ad esso si siano esaurite anche le Brigate Rosse, non è avvenuto in un giorno, è avvenuto nell'arco di anni. Alla fine degli anni Ottanta è risultato chiaro, nonostante tutti i nostri sforzi, i nostri tentativi producevano soltanto divisioni, spaccature, non producevano più risposte possibili e praticabili a livello di movimenti che si stavano trasformando in una società che si era trasformata. E quindi questa esperienza si è esaurita. Noi ne abbiamo preso atto in un certo momento, questo sì. Io ne ho preso atto. Non me ne sono reso conto in un momento; ma in un certo momento, insieme ad altri compagni, ne abbiamo preso atto e, responsabilmente, abbiamo detto a tutti: "Signori, questa esperienza... cari compagni, per quanto riguarda la nostra possibilità di valutazione, è esaurita ed è irripetibile". Lo diciamo ai compagni ma lo diciamo anche a tutti gli altri. ([[Mario Moretti]])
*{{NDR|In riferimento all'omicidio di due militanti missini di Padova, attuato da componenti padovane delle BR}} L'azione non aveva niente a che vedere con ciò che le BR stavano facendo. Non vedevamo nei fascisti un reale pericolo. Mi preoccupai moltissimo. C'era il rischio di stravolgere l'immagine delle BR, riducendola a quella di un gruppo di scalmanati che davano ordine di andare ad ammazzare la gente nelle sedi missine. ([[Renato Curcio]])
*L'esperienza delle Brigate Rosse é esaurita e conclusa, perché è concluso un periodo storico, perché si è esaurito un processo politico. Allo stesso modo non c'é niente da buttare a mare e non c'é niente da dimenticare come sembra vada molto di moda in questo periodo. ([[Prospero Gallinari]])
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===[[Alberto Franceschini]]===
*{{NDR|Sul rapporto col [[Partito comunistaComunista italianoItaliano]]}} Era un rapporto conflittuale perché una parte del P.C., minoritaria, in qualche modo ci era vicina mentre la parte maggioritaria, quella che noi chiamavamo berlingueriana, non voleva modificare più di tanto lo Stato. Quello Stato, e le sue regole democratiche gli andavano bene.
*L'elemento di gratificazione era forte perché altrimenti avremmo lasciato stare subito. Ad esempio, durante il sequestro del magistrato Sossi la televisione parlava non tanto di noi come persone ma dei fatti che noi compivamo. Chiaramente questo tipo di dimensione è indubbio che ci gratificasse, nel senso che ci faceva ritenere allo stesso livello, alla stessa altezza, di chi comandava il Paese. Eravamo il "contro potere".
*L'ideologia delle Brigate Rosse ha una sua storia. [...] Posso dire che questo tipo di cultura, che viene dalla resistenza, dalla lotta armata contro il fascismo ed il nazismo, per certi aspetti si pensava non dovesse terminare come in effetti è terminata. Probabilmente non si sarebbe trasformata in attività pratica se non ci fosse stata la rottura storica rappresentata dal sessantotto, sessantanove. Quegli anni erano anni che hanno rimesso in discussione qualunque cosa.
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*Non c'era nessuno dietro di noi, almeno fino a quando io ho fatto parte dell'organizzazione. Di certo le nostre azioni facevano comodo a qualcuno. In quegli anni erano in molti a vedere con favore un'escalation di violenza in Italia.
*Potrà apparire anche strano ora, l'inizio per noi è stato abbastanza ludico, uso questa parola. Un inizio dove non ci sono fatti di sangue.
 
===[[Mario Moretti]]===
*Io sono convinto che le Brigate Rosse... la nostra esperienza sia esaurita. Ma, siccome non riesco a ragionare nei termini di "vincitori e vinti" ma nei termini di uno scontro che ha prodotto una trasformazione, posso rilevare, per quel che mi riguarda, che gran parte delle nostre aspettative non sono andate... non hanno avuto successo. Ma il problema del fatto che si sia esaurito un movimento, e insieme ad esso si siano esaurite anche le Brigate Rosse, non è avvenuto in un giorno, è avvenuto nell'arco di anni. Alla fine degli anni Ottanta è risultato chiaro, nonostante tutti i nostri sforzi, i nostri tentativi producevano soltanto divisioni, spaccature, non producevano più risposte possibili e praticabili a livello di movimenti che si stavano trasformando in una società che si era trasformata. E quindi questa esperienza si è esaurita. Noi ne abbiamo preso atto in un certo momento, questo sì. Io ne ho preso atto. Non me ne sono reso conto in un momento; ma in un certo momento, insieme ad altri compagni, ne abbiamo preso atto e, responsabilmente, abbiamo detto a tutti: "Signori, questa esperienza... cari compagni, per quanto riguarda la nostra possibilità di valutazione, è esaurita ed è irripetibile". Lo diciamo ai compagni ma lo diciamo anche a tutti gli altri. ([[Mario Moretti]])
*La tesi che le Brigate Rosse siano state manovrate dall'esterno è una tesi cara a chi non può sopportare l'idea che in questo Paese si siano svolti dei fatti, delle iniziative, si siano giocati dei progetti politici esterni ai giochi di Palazzo.
*Le Brigate Rosse sono finite da anni, i compagni sono in carcere, e ancora siamo una spina che va di traverso. Si tace o si cerca di esorcizzarci. E, peggio, c'è chi cerca di intorbidare una vicenda che è stata piena di speranze, forse illusioni, tentativi, errori, dolore, morte – ma non sozzure.
 
===[[Giovanni Senzani]]===