Petronio Arbitro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 18:
*Ahimè, grida, più a lungo vive il vino che un omuncolo. È bene che noi badiamo a titillarci la gola, ché la vita si spiega tutta nel vino. (cap. XXXIV; 1982, p. 57)
:Ahiahi, che ci campa più il vino, qui, che l'omettino! Bisogna che ci facciamo le spugne, noi, allora, che è la vita che è il vino. (1991)
 
*Quello che non è oggi sarà domani; così passa la vita.<ref>Citato in Vannucci, pp. 32-33.</ref> (XLV)
:''Quod hodie non est, cras erit: sic vita truditur.''
*Chi non può dare all'asino dà al basto.<ref>Citato in Vannucci, p. 33.</ref> (XLV)
:''Qui asinum non potest, stratum caedit.''
*Ohimé, ohimé! Siamo sacche gonfie che camminano. Valiamo meno delle [[Mosca (zoologia)|mosche]]. Quelle almeno un po' di forza ce l'hanno; noi non abbiamo più consistenza delle bolle. (cap. XLII)
:Ahiahi, che siamo proprio gli otri gonfiati che ce ne andiamo a spasso, noi, che siamo meno che una mosca, che le mosche ci hanno un po' la loro vitalità, almeno, ma che noi, invece, non siamo più che una bolla. (1991)
Line 35 ⟶ 32:
*Salva me, che io salverò te. (cap. XLIV<ref name=fuma>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli.</ref>)
:''Serva me, servabo te''.
*Quello che non è oggi sarà domani; così passa la vita.<ref>Citato in Vannucci, pp. 32-33.</ref> (XLV)
:''Quod hodie non est, cras erit: sic vita truditur.''
*Chi non può dare all'asino dà al basto.<ref>Citato in Vannucci, p. 33.</ref> (XLV)
:''Qui asinum non potest, stratum caedit.''
*Il serpente non genera corda.<ref>Citato in Vannucci, pp. 33-34.</ref> {{NDR|Equivale a «tale padre, tale figlio»}} (XLV)
:''Colubra restem non parit.''
*Tagliare le unghie a un nibbio che vola.<ref>Citato in Vannucci, p. 34.</ref> {{NDR|Detto di cosa impossibile}} (XLV)
:''Milvo volanti ungues resecare.''
*Chi è nato nell'orto non sogna palazzi.<ref>Citato in Vannucci, p. 35.</ref> (XLV)
:''Qui in pergula natus est, aedes non somniat.''
*Qui passeggiano i porci belli e cotti. (XLV, 4)
:''Hic porcos coctos ambulare''.