Gruppi di Azione Patriottica: differenze tra le versioni

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*Chi furono i gappisti? Potremmo dire che furono "commandos". Ma questo termine non è esatto. Essi furono qualcosa di più e di diverso di semplici "commandos". Furono gruppi di patrioti che non diedero mai "tregua" al nemico: lo colpirono sempre, in ogni circostanza, di giorno e di notte, nelle strade delle città e nel cuore dei suoi fortilizi... Sono coloro che dopo l'8 settembre ruppero con l'attendismo e scesero nelle strade a dare battaglia, iniziarono una lotta dura, spietata, senza tregua contro i nazisti che ci avevano portato la guerra in casa e contro i fascisti che avevano ceduto la patria all'invasore, per conservare qualche briciola di potere. Gli episodi più straordinari e meno conosciuti di questa lotta si svolsero nelle grandi città, dove il gappista lottava solo e braccato contro forze schiaccianti e implacabili; sono coloro che colpirono subito i nazisti sfatando il mito della loro supremazia e ricreando fiducia negli incerti e nei titubanti i quali ripresero le armi in pugno. ([[Giovanni Pesce]])
*Gli anni e i decenni passeranno: i giorni duri e sublimi che noi viviamo oggi appariranno lontani, ma generazioni intere si educheranno all'amore per il loro paese, all'amore per la libertà, allo spirito di devozione illimitata per la causa della redenzione umana sull'esempio dei mirabili garibaldini che scrivono oggi, col loro sangue rosso, le più belle pagine della storia italiana. (dall'opuscolo clandestino ''Alla gloria dell'eroe nazionale [[Dante Di Nanni]]'', Torino, 4 giugno 1944; citato in Giovanni Pesce, ''Senza tregua: La guerra dei Gap'', Feltrinelli, 2007, p. 145)
*Quando il Partito {{NDR|Comunista Italiano}} ci diede il nome GAP, qualcuno di noi chiese che «gruppi di azione patriottica» venisse cambiato in «gruppi di azione partigiana». Era una forma di settarismo. Quel patriottica ci sembrava nazionalismo, volevamo una definizione di classe, più rivoluzionaria. Però ci convincemmo: la nostra era una guerra di liberazione nazionale, e la combattevano tutti. Era una riaffermazione del vero patriottismo, dell'unità popolare. ([[Carla Capponi]])
 
==Voci correlate==