Luca Signorelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ugo Ojetti
Riga 7:
*Chi vuol conoscere Luca Signorelli, deve salire a Orvieto, non solo perché nella cappella Nuova al duomo egli descrivendo il gran Giudizio e i premi e le pene d'oltretomba ha dipinto il suo capolavoro, ma anche perché vi vedrà due ritratti che v'ha lasciati di sé stesso in quell'età di sessant'anni, tanto vivi e fieri da valere cento biografie. ([[Ugo Ojetti]])
 
*Con l'andar degli anni il Signorelli abbrustolisce ognor più le figure, separandosi del tutto dal suo maestro [[Piero della Francesca|Piero {{NDR|della Francesca}}]]. Piero, composto nei moti dei personaggi augusti, Luca impetuoso e tragico; Piero, chiaro, luminoso e fresco, Luca rossastro, caldo, abbronzato; quegli, col segno a tratti sottili e geometrici, questi, con segni rapidi e taglienti; il primo, a piani semplici, lievemente distinti, il secondo, a piani larghi con forti contrasti.<br>Perciò, se avessimo a dar figura all'immagine suggerita dall'opera dei due grandi, Piero ci apparirebbe come un patriarca nel mattino del secolo; Luca Signorelli, il figlio pastore, nel meriggio infocato, avvolto come Ercole dalla pelle leonina, in corsa, con le carni bruciate dal sole e le chiome ai venti, per i monti e le foreste, pronto alla caccia, tremendo nella lotta. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
 
==Altri progetti==