Leonardo Sciascia: differenze tra le versioni

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*Carissimo Dino {{Ndr|[[Gesualdo Bufalino]]}}, nell'estrema debolezza in cui sono caduto<ref>La lettera fu scritta, Sciascia già irrimediabilmente malato, il 16 aprile 1989 pochi mesi prima della morte.</ref>, il parlare a telefono mi dà emozione e confusione. Ti scrivo dunque: tanto per farmi vivo (?!). Curiosamente, coi miei pensieri mi pare di stare a fare la punta a una matita: sempre più sottile, sempre più acuta, ma che non serve...<ref name=":0">Citato in [[Francesco Merlo]], ''[https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/01/27/news/merlo_sciascia-217619436/ Trent'anni dopo a ciascuno il suo Sciascia]'', ''Rep.repubblica.it'', 27 gennaio 2019.</ref>
[[File:Tomba di Sciascia 3.jpg|miniatura|Epitaffio di Sciascia]]
*Ce ne ricorderemo, di questo pianeta.<ref>Epitaffio sulla tomba a Racalmuto; la citazione è di [[Auguste de Villiers de L'Isle-Adam]]. In un manoscritto conservato dalla famiglia, Sciascia ha scritto: «Ho deciso di farmi scrivere sulla tomba qualcosa di meno personale e di più ameno, e precisamente questa frase di Rouget de l'Isle Adam: "Ce ne ricorderemo, di questo pianeta". E così partecipo alla scommessa di [[Pascal]] e avverto che una certa attenzione questa terra, questa vita, la meritano» (Matteo Collura, ''L'isola senza ponte. Uomini e storie di Sicilia'', Longanesi). Per approfondire, v. Matteo Collura, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/05/Sciascia_svelato_ultimo_enigma_co_9_070905042.shtml Sciascia, svelato l'ultimo enigma]'', ''Corriere della sera'', 5 settembre 2007, p. 41. {{Cfr}} [[:commons:File:Tomba di Sciascia 3.jpg|Tomba nel cimitero di Racalmuto (AG), Italia]].</ref>
*Ci sono, si, i suoi quadri: nelle case, nelle gallerie pubbliche, riprodotti a milioni di esemplari, sotto gli occhi di tutti, ad arricchire e ad abbellire la vita, a riscoprirla; ma sono come le terre al sole di don Gesualdo. «Ma egli è siciliano», dice ancora Lawrence di Gesualdo, «e qui salta fuori la difficoltà». La difficoltà, per [[Renato Guttuso|Guttuso]], per noi, per ogni uomo che è nato in quest'isola, di vivere dopo aver fatto, dopo avere accumulato quadri o libri o denaro; la difficoltà a resistere, a non soccombere «sotto il gruzzolo» della ricchezza o della gloria o soltanto e semplicemente delle cose fatte, delle cose in cui abbiamo messo e mettiamo la nostra passione. (Citato in ''Renato Guttuso'', a cura di Natale Tedesco, ''Galleria. Rassegna bimestrale di cultura'', a.XXI, 1-5, gennaio-ottobre 1971.)
*Ci sono uomini che in determinate epoche arrivano alla perfezione, sciogliendosi dall'ambiente in cui vivono e dalle cose del loro tempo, assumendo coscienza della fine e salvandosene nel distacco, nella superiorità, nell'autosufficienza. E in questo senso, [[Lucio Piccolo|Piccolo]] partecipa di una tale perfezione, nella sua vita come nella sua poesia.<ref>Citato in Chiara Fratantonio, ''[http://www.flaneri.com/2013/01/12/lucio_piccolo_poeta_tra_le_ombre/ Lucio Piccolo, poeta tra le ombre]'', ''Flaneri.com'', 12 gennaio 2013.</ref>