300 - L'alba di un impero: differenze tra le versioni

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*Le parole dell'Oracolo suonano da monito, una profezia: Sparta cadrà... la Grecia tutta cadrà. Soltanto robuste navi di legno potranno salvarla. Navi di legno... e un'onda sorta dal sangue degli eroi. ('''Regina Gorgo''')
*I Greci non sono obbligati dalla magnifica morte di uno Spartano {{NDR|Leonida, morto alle Termopili}}. Non amano la guerra, i Greci... eppure lui si è sacrificato per loro. ('''Regina Gorgo''')
*{{NDR|Flashback}} Un momento apparve {{NDR|Re Dario}} e Temistocle non se lo lasciò sfuggire. {{NDR|Temistocle lanciascocca iluna sup giavellottofreccia e colpisce il re dei Persiani}} Ma capì di aver commesso un terribile sbaglio quando vide Serse, un giovane i cui occhi avevano il sentore del destino. ('''Regina Gorgo''')
*{{NDR|Flashback}} Artemisia chiamò maghi e mistici da ogni angolo dell'Impero. Questi fasciarono il giovane re con bende cimmere imbevute di antiche pozioni, e lo mandarono a vagare nel deserto. Lì, in un delirio di calore e sete, si imbatté in una caverna di eremiti. Camminando tra i vuoti sguardi delle cupe creature che dimorano nel cuore di ogni uomo egli si abbandonò a un potere talmente malvagio e perverso che quando riemerse dell' uomo chiamato Serse non era rimasto più nulla: i suoi occhi ardevano come braci. Svestito, coperto di gioielli, glabro, purificato: Serse l'uomo era rinato dio. ('''Regina Gorgo''')