Fiaba: differenze tra le versioni

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Vladimir Jakovlevič Propp
altra di Propp
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*Edulcorare le favole è un doppio errore: è ingannare i piccoli e allontanarli da un genere potenzialmente utile in pedagogia. I piccoli normali, diligenti torturatori di mosche cui strappano le ali e le zampe a una a una, preferiscono decisamente le favole orride e scabrose, e hanno ragione da vendere. Diamogli le favole più orride e scabrose, le rileggeranno da adulti, ancora con profitto.
*Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo. ([[Gianni Rodari]])
*L'analisi delle forme della fiaba è possibile e con la medesima precisione con la quale viene elaborata la morfologia delle formazioni organiche. ([[Vladimir Jakovlevič Propp]])
*La leggenda può servire alla storia e la fiaba alla vita: ma storia e vita non sono poi l'una continuazione dell'altra? ([[Olga Visentini]])
*La leggenda è del popolo, la fiaba è per il fanciullo: ma l'una e l'altra si somigliano fin quasi a identificarsi: infatti, i popoli nelle loro origini storiche e le creature nella loro infanzia vedono il mondo con lo stesso sguardo: par quasi che un prisma azzurro sia posto tra il loro occhio e quello che gli uomini adulti chiamano la Realtà. ([[Olga Visentini]])