Pierre Drieu La Rochelle: differenze tra le versioni

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→‎Appunti per comprendere il secolo: Medioevo e Rinascimento
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*Per me un [[dipinto|quadro]] è l'articolazione di una preghiera, un mezzo magico per raggiungere l'al di là, in seno al mondo. (p. 32)
*Orribile cedimento dell'essere, orribile migrazione dell'essere verso l'assenza, verso il nulla. Ai nostri occhi male aperti, male iniziati, cosa sarebbe Dio senza gli dèi? Non bisogna passare attraverso l'Inferno per meritare il cielo? (p. 41)
*Gli adolescenti che si impennano fieramente immobili sui loro piccoli cavalli, sul [[fregio]] del [[Partenone]], erano di carne e non di marmo. E portavano nelle loro piccole teste filosofie sottili, contraddittorie, amare. E sarebbero diventati i «pallidi» discepoli di [[Socrate]] che [[Aristofane]] vitupera nelle ''Nubi''. Così la gloria del fregio è solo un breve momento di equilibrio tra il primitivo e il decadente. Già maturo, finalmente maturo, non ancora troppo maturo: il tempo è breve per i popoli come per gli individui. (p. 49)
*Non posso vivere impunemente vicino a un altro [[uomo]]. Chi ha una maschera d'uomo ha sempre dentro di sé qualcosa di umano; e la distruzione dell'umano che opera in se stesso è ancora un atto umano; che mi tocca, mi ferisce. (p. 44)
*Quando non ci sono più [[eroe|eroi]], non ci sono più [[santo|santi]]. Occorre una grande forza vitale per criticare la vita: con lo stesso movimento atletico l'uomo accetta e rifiuta la vita. (p. 50)