Rivoluzione iraniana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 5:
==Citazioni==
*A un certo momento, l'Iran è apparso come il leader di un rifiorire dell'Islam, un Islam politico che si fa promotore della rivincita dell'oppresso contro l'oppressore. In quel caso si trattava di liberarsi del regime dello scià e dei paesi occidentali che lo appoggiavano. Era una guerra politica fatta in nome di una "purificazione" delle mentalità. Fu così che il fondamentalismo, vale a dire un ritorno ai fondamenti dell'Islam, assunse un forte rilievo e diede inizio a una fase di arretratezza le cui vittime furono le donne e le libertà dell' individuo. E si è puntato a scatenare una guerra tra l'Occidente giudeo-cristiano e l'Islam parlando di scontri tra civiltà. ([[Tahar Ben Jelloun]])
*Che cosa vogliamo tutti? Un governo eletto da tutto il popolo. Ora, poiché il 90 per cento degli iraniani sono musulmani, tale governo sarebbe islamico. Ma i caratteri fondamentali del futuro regime saranno la democrazia e il socialismo. Quando l'ayatollah Khomeiny reclama libertà, giustizia e indipendenza, non fa richieste diverse dalle nostre. ([[Karim Sanjabi]])
*Che i regimi oppressivi prima brucino i libri e poi uccidano le persone non era più un concetto astratto e non faceva più parte delle esperienze degli altri; era diventato un aspetto della mia realtà personale e una parte integrante della mia esperienza quotidiana. Il regime islamico prese di mira innanzitutto i diritti umani e le libertà individuali, tutto quello che suggeriva differenza e diversità, e le sue prime vittime furono le donne, le minoranze e la cultura. Oltre a emanare leggi contro le donne e le minoranze, colpì gli scrittori, i poeti, gli artisti, i musicisti, i giornalisti. Disse che gli studi accademici, umanistici e sociali in particolare, erano nocivi. L'ayatollah Khomeini giunse a definire le università «la fonte di ogni sciagura»; erano più pericolose delle bombe. Presto furono chiuse in nome della «Rivoluzione culturale», la resistenza e i cortei universitari furono repressi, e così molti persero la vita o i mezzi per vivere. ([[Azar Nafisi]])
*Ciò che vogliamo noi, come vuole il movimento religioso, è la fine dell'arbitrio e della tirannia esercitati dall'attuale sovrano. Se il regime applicasse la sua costituzione tutto cambierebbe, ma tale Costituzione è rimasta lettera morta. Se prenderemo il potere applicheremo subito non soltanto profonde riforme politiche, ma pure riforme economiche. ([[Karim Sanjabi]])
*-Dopo l'instaurazione del nostro governo, non abbiamo più prigonieri politici.</br>- Professoressa?</br>- Abbiamo pagata cara la nostra libertà, ma l'abbiamo ottenuta.</br>- Professoressa!</br>- Cosa c'è, Satrapi?</br>- Mio zio è stato in prigione sotto il regime dello scià, ma è il nuovo regime che ha ordinato la sua esecuzione. Dite che non ci sono più prigionieri politici, ma dai tremila sotto lo scià siamo passati a trecentomila con voi. Come osa mentirci in questo modo! (''[[Persepolis (film)|Persepolis]]'')
*I problemi dell'Iran sono di ordine interno e devono essere risolti solo dal popolo iraniano senza ingerenza alcuna. È difficile naturalmente, fare una valutazione di questi avvenimenti, in quanto non disponiamo dei dati e delle informazioni necessarie. È però, evidente che il popolo iraniano è deciso ad assicurarsi uno sviluppo democratico indipendente, a essere padrone delle sue ricchezze e dei suoi destini. Noi desidereremmo che questo desiderio del popolo iraniano si realizzasse in modo che il suo sviluppo economico-sociale verso il benessere, il progresso, l'indipendenza e la pace potesse attuarsi nelle migliori condizioni. Uno sviluppo del genere è anche nell'interesse della pace e della collaborazione internazionali. ([[Nicolae Ceaușescu]])
Line 61 ⟶ 59:
*Sono convinto che oggi la maggioranza di religiosi deplorano le prove inflitte al nostro popolo. Non parlo solo dei martiri, ma delle famiglie disperse, terrificate, sensa risorse, dei quattro milioni di disoccupati che il caos economico ha creato in un Paese che soltanto un anno prima offriva lavoro a un milione di stranieri. Coloro che hanno scelto di servire Dio non possono, senza una profonda tristezza, vedere schernire i più sacri principi della nostra religione.
*Un fanatismo cieco ha instaurato nel Paese il regno del terrore, della follia e della stupidità.</br>Ma ciò che è molto più difficile da comprendere è che gli stessi mass media che avevano visto nel nostro Paese troppi poliziotti, troppi prigionieri, dei morti inesistenti e cento volte moltiplicati nelle strade delle nostre città, all'improvviso non hanno più visto nulla, oppure hanno assistito senza indagarsi a un'ecatombe che ha fatto centinaia di vittime. Ancora più incomprensibile è il fatto che le associazioni di giuristi internazionali che ci avevano dato dei buoni consigli per «umanizzare» la nostra giustizia, abbiano taciuto all'avvento di inquisizione selvaggia.
 
===[[Karim Sanjabi]]===
*Che cosa vogliamo tutti? Un governo eletto da tutto il popolo. Ora, poiché il 90 per cento degli iraniani sono musulmani, tale governo sarebbe islamico. Ma i caratteri fondamentali del futuro regime saranno la democrazia e il socialismo. Quando l'ayatollah Khomeiny reclama libertà, giustizia e indipendenza, non fa richieste diverse dalle nostre. ([[Karim Sanjabi]])
*Ciò che vogliamo noi, come vuole il movimento religioso, è la fine dell'arbitrio e della tirannia esercitati dall'attuale sovrano. Se il regime applicasse la sua costituzione tutto cambierebbe, ma tale Costituzione è rimasta lettera morta. Se prenderemo il potere applicheremo subito non soltanto profonde riforme politiche, ma pure riforme economiche. ([[Karim Sanjabi]])
*Voi sentite che cosa il popolo grida per le strade, nelle piazze. Conoscete la volontà del popolo. Ebbene, lo Scià dovrà conformarsi alla volontà del popolo.
 
===[[Amir Taheri]]===