Naturalismo (letteratura): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sezione Bonfantini
aggiungo titolo sezione (migliore impaginazione)
Riga 3:
Citazioni sul '''naturalismo''', movimento letterario.
 
==Citazioni==
*È doloroso, intanto, ma non mi meraviglia la resistenza de' molti al metodo naturalista, che farnetica produttore di corruzione, quand'esso, al contrario, dall'ambiente corrotto si produce, serenamente, anatomizzandolo; {{sic|si che}} l'arte, inspirandosi allo studio delle piaghe sociali, interessandosi delle condizioni delle plebi, divien sociale, in corrispondenza al momento storico che l'umanità attualmente attraversa. ([[Giuseppe Pipitone Federico]])
*Il naturalismo ed il [[verismo]] – due brutte parole che stanno a indicare due bruttissime scuole od orientamenti letterari. ([[Guido Manacorda]])
Line 8 ⟶ 9:
*Il [[Simbolismo (movimento)|simbolismo]] fu l'opera di reazione del giovine spiritualismo francese contro il naturalismo di [[Émile Zola|Zola]]. Come i romantici si erano in massa ribellati ai Greci ed ai Romani, così i nuovi spiritualisti si ribellarono ai conquistatori dei mercati, delle miniere, delle bettole, che nei libri di Zola occupavano e ingombravano tutti i campi della vita. Quella fitta massa di umanità che si muoveva gravemente con tutto il peso della sua carne e delle sue ossa; tutta quella fitta rete di sistemi nervosi che obbediva severamente e scientificamente alle leggi inflessibili del [[determinismo]]; tutta quella brutale verità e realtà che pretendeva di assurgere alle più alte vette letterarie con le volgari esplosioni del gergo e le violente espressioni della natura, offendeva gli squisiti gusti e i raffinati sensi della nuova generazione avida di sogni, che il {{sic|preraffaelismo}} da una parte ed il wagnerismo dall'altra avevano cominciato a educare alle meravigliose avventure dell'allegoria storica e della filosofia trascendentale. ([[Vincenzo Morello]])
*Qualunque ostacolo, qualunque {{sic|obbiezione}} all'incedere trionfale del naturalismo appare semplicemente puerile. Il naturalismo trionfa perché non è una scuola – come pareva a qualcuno anni {{sic|a dietro}}, e pare tuttavia in Francia a' Barbey d'Aurevilly, a' Brunetiere, a' Sarcey; ed in Italia al Panzacchi, al Checchi, allo Scarfoglio, alla Serao – ma una {{sic|formola}} scientifica. Esso è il metodo analitico e sperimentale applicato a tutte le manifestazioni della vita: ciò vuol dire che tutti gli scrittori odierni, adoperando il metodo d'osservazione, saranno fatalmente naturalisti – come osserva acutamente lo Zola<ref>[[Émile Zola]] (1840–1902), scrittore francese, tra i massimi esponenti del naturalismo.</ref> – ancorché amoreggino a volte colla retorica. ([[Giuseppe Pipitone Federico]])
 
 
===[[Mario Bonfantini]]===