Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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==''La leggenda dei monti naviganti''==
*"{{NDR|Il treno, in [[Svizzera]]}} è un'icona nazionale. Se non passasse questa gente andrebbe in crisi d'identità. Sui vagoni, gli elvezi banchettano, discutono di politica, fanno l'amore. La ferrovia è il loro legame ancestrale. L'unico, forse, in questa babele di cantoni e lingue federali. (p.108)
*Dopo Caporetto, l'odore umido dell'[[Alpi|Alpe]] si fa più forte, dalla bici vedo i contadini che falciano in fretta prima della pioggia. Incontro ciclisti, auto con deltaplani e canoe sul tetto. Tutto dice la familiarità degli slavi subalpini con l'aria aperta. (p. 36)
*La Valtellina ha due formidabili guardiani, per chi la imbocca dal lago di Como. Da una parte, il forte secentesco di Fuentes coperto di vegetazione, solitario relitto del dominio spagnolo a Milano e ultimo cattolicissimo avamposto verso il mondo protestante dei Grigioni. Dall'altra, [[Walter Bonatti]], classe 1930, forse il più grande alpinista del mondo, che ha casa quassù.<br />Per costruirsi il suo rifugio, Bonatti si è spaccato letteralmente la schiena trasportando enormi massi di granito. (p. 115)