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'''Francesca Melandri''' (1974 – vivente), scrittrice italiana di origine somala.
'''Francesca Melandri''' (1974 – vivente), scrittrice italiana di origine somala.
 
== Citazioni ==
*Cos’è un [[frontiera|confine]] in mezzo a un deserto? Una linea invisibile oltre la quale c’è chi ti picchia, chi ti dà da bere, chi ti ruba i soldi e chi fa un po’ tutte queste cose insieme. Oppure, ancora, dove non c’è più nessuno perché l’autista ha perso la pista e allora si muore. <ref>Francesca Melandri, ''Sangue giusto'', Milano, BUR, 2017, p.39. ISBN: 978-88-17-10875-1</ref>
 
*{{NDR|Sulla carestia in Etiopia, 1984-1985}} Eppure, come sapevano bene gli operatori delle strutture di emergenza di distribuzione alimentare, c’era anche altro che succedeva in questa [[Carestia etiope del 1983-1985|carestia]]. Per ogni bambino morente in braccio alla madre esausta ce n’erano dieci che, nonostante la pancia gonfia di vermi, si ostinavano a dare calci a una palla di stracci. Per ogni corpo abbandonato agli avvoltoi c’erano centinaia di persone in file ordinate che aspettavano la loro razione alimentare. Per ogni contadino che si era arreso a mettersi in fila ce n’erano molti di più che andavano a caccia di selvaggina, cercavano lavori a cottimo, si trasferivano da parenti in aree meno colpite dalla siccità, che cercavano cioè di sfamare la famiglia con le proprie risorse di forza e intelligenza. Ma a queste scene di resilienza e d’ingegno i fotografi e i cameraman non rivolgevano mai i loro obiettivi. Sceglievano sempre solo quelle che ritraevano gli etiopici come vittime passive e inerti, bisognose di ogni cosa e soprattutto di volontà. I telegiornali di tutto il mondo ripetevano la formula: "Un milione di morti". [...] Pochissimi spiegavano che se la fame imperversava proprio nello Shoa e nel Wollo, da sempre focolai di resistenza al [[Derg]], non era una sfortunata coincidenza; che cioè la sequenza guerra-carestia-epidemia non riguardava solo il Seicento lombardo del Manzoni ma anche, oggi, la [[Guerra Etiopia-Eritrea|guerra fratricida tra Etiopia ed Eritrea]]. Pochissimi s’interrogavano su quali fossero le industrie occidentali che fornivano le armi per quella guerra. Ma la tragica epicità della narrazione mediatica sarebbe stata disturbata da questi contenuti politici, troppo prosaici in quanto storici e umani. Si preferiva raccontare l’Etiopia come un Paese flagellato da una grandiosa e inarrestabile apocalisse naturale – "biblica" era l’aggettivo più usato. Intanto, le rockstar vendevano milioni di biglietti dei loro concerti per beneficienza. <ref>Francesca Melandri,''Sangue giusto'', Milano, BUR, 2017, pp.140-141. ISBN: 978-88-17-10875-1</ref>
== Note ==
<references />
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Melandri, Francesca]]