Elena Stancanelli: differenze tra le versioni

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* [[Beatrice Vio|Bebe Vio]] è una dea. Viene da un punto lontanissimo dello spazio e del tempo, viene dall'eternità, dal mito. Come Teti che cavalca le onde dell'oceano, Artemide con l'arco e le frecce, Persefone, Atena. Corpo di carne e acciaio, potenza e intelligenza, bellezza e muscoli guizzanti. È la dea dell'impossibile che diventa possibile e brandisce un fioretto. Basta guardarla per capire che non ha niente da spartire con questo nostro tempo lagnoso e suscettibile ed è del tutto immune dalla osannata estetica della fragilità. Non ci tiene a dividere con noi la delusione, la rabbia per l'innegabile accanimento del destino su di lei. Piuttosto Bebe Vio ci regala favolosità.<ref>Da [https://www.repubblica.it/commenti/2021/09/15/news/bebe_vio_ursula_von_der_leyen_europa_parlamento_europeo_disabilita_-317957751/?ref=RHTP-BC-I279994148-P10-S2-T1 ''Bebe Vio, dea dell’impossibile''], ''Repubblica.it'', 15 settembre 2021.</ref>
*[[Curzio Malaparte|Malaparte]] vede, racconta, un po' inventa. Con una lingua che ne contiene tante, in un paesaggio i cui confini sono continuamente violati. ''Kaputt'' è un libro molto amato fuori dall'Italia e troppo poco letto da noi. Soprattutto adesso, che ci domandiamo cosa sia l'[[Europa]], e a cosa serva.<ref>Da ''[https://rep.repubblica.it/pwa/longform/2018/07/20/news/dieci_firme_consigliano_dieci_titoli_per_le_vacanze-202292026/ Consigli d’autore per buone vacanze di lettura]'', ''Rep.repubblica.it'', 20 luglio 2018.</ref>
*Perché la [[pornografia]] non è [[sesso]], non gli somiglia neanche. È acrobazia di corpi inverosimili, un montaggio di situazioni spesso ridicole che coinvolgono soprattutto gli organi genitali. Per alcuni è eccitante, per altri no, c’è chi si diverte e la trova buffa, chi si infuria e la trova umiliante. Ma in ogni caso si tratta di spettacolo. Non è un tutorial, non si impara a fare sesso guardando pornografia. Al contrario, nell'eventualità che qualcuno dovesse prenderla sul serio, trattarla come un manuale, incorrerebbe in enormi delusioni al contatto con la realtà oltre a mettere a dura prova muscoli e giunture. La pornografia ha uno scopo ricreativo e non fa male, ma per qualche ragione ogni volta che se ne parla tocca assumere una postura seria, contrita. Bisogna prenderne le distanze, esecrarla. Come se non fosse lo spettacolo più antico e più diffuso al mondo, come se ognuno di noi non ci avesse avuto a che fare in qualche modo.<ref>Da ''Spiegare il porno ai ragazzi'', ''la Repubblica'', 17 dicembre 2021, pag. 40.</ref>
* Scrivo perché è il modo in cui cerco di orientarmi, e se smettessi di farlo mi perderei. L’ho sempre fatto, fin da quando ho imparato e non riesco neanche a immaginare come sarebbe vivere senza farlo. Raccontarla, è semplicemente il mio modo di stare nella vita.<ref>Da ''[https://premiostrega.it/PS/elena-stancanelli-4/ Intervista all'autore]'', ''Premiostrega.it''.</ref>