Anna Andreevna Achmatova: differenze tra le versioni

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*''Bevo alla [[casa]] devastata, | alla mia cattiva [[vita]], | alla [[solitudine]] in due | e a te; alla [[bugia|menzogna]] | delle labbra che mi tradirono, | al morto gelo degli occhi, | al [[mondo]] sguaiato e crudele, | al [[Dio]] che non ci ha salvati.'' (da ''L'ultimo [[Brindisi dalle poesie|brindisi]]'')
*''La vita ha tutti noi ospitato un poco, | Vivere è soltanto un'abitudine.'' (da ''VIII – Noi quattro'', 1961, in ''Serto ai defunti'', in ''Io sono la vostra voce...'')
*''Loda soltanto | la quinta stagione dell'anno: | respira l'ultima libertà, | poiché questo è l'amore. | Il cielo è svettato in alto, | i profili delle case sono leggeri | e il corpo non celebra più | l'anniversario della sua malinconia.'' (''Loda soltanto''<ref>In ''Lo stormo bianco'', prefazione di Silvio Riolfo Marengo, traduzione di Gene Immediato, Fabbri, Milano, ''I grandi classici della poesia'', stampa 1997, p. 153.</ref>)
*''Quando la notte attendo il suo arrivo, | la vita sembra sia appesa a un filo. | Che cosa sono onori, libertà, giovinezza | di fronte all'ospite dolce | col flauto nella mano? Ed ecco è entrata. | Levato il velo, mi guarda attentamente. | Le chiedo: «Dettasti a [[Dante Alighieri|Dante]] tu | le pagine dell'[[Divina Commedia|Inferno]]?». Risponde: «Io».'' (''La musa''<ref>Da ''La corsa del tempo'', traduzione di M. Colucci, Einaudi, Torino, 1992; riportato in Giovanni Casoli, ''Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti'', Volume 1, Città Nuova, 2002, [https://books.google.it/books?id=pZW2cd1Te-AC&pg=PA284 p. 284]. ISBN 8831192639</ref>)
*''Sapevo che tu mi [[sogno|sognavi]]. | Perciò non potevo dormire.'' (da ''Il sogno'')