Duello: differenze tra le versioni

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*C'è nulla di più giusto e di più naturale che tagliarsi la gola con qualcuno che vi cammina sui sui calli, o che si lascia a sfuggir qualche parola pungente in un momento d'ira, o che, infine, ha la disgrazia di piacere alla vostra dama?<br>Si va in un prato, e lì, come Nicola faceva col Borghese Gentiluomo di Molière, si tenta di tirar di quarta quando egli para di terza; e perché la vendetta sia completa e sicura gli si presenta il petto nudo, correndo il rischio di farsi ammazzare dal nemico per vendicarsi di lui — Come si vede, nulla di più logico; ma c'è della gente che biasima questa lodevole abitudine. Pure il più logico di tutto il resto si è che quelli stessi che la biasimano e che vogliono sia considerata come una colpa grave, tratterebbero senza riguardo alcuno colui che si rifiutasse di commetterla. Più d'un disgraziato ha perduto, per conformarsi al loro avviso, riputazione e impiego, di modo che quando si ha la disgrazia d'aver per le mani una faccenda simile, sarebbe bene ricorrere a un'estrazione a sorte per sapere se si debba rispettar la legge o seguir l'uso; e siccome la legge e l'uso sono in {{Sic|contradizione}}, anche i giudici potrebbero giocare la loro sentenza ai dadi! ([[Xavier de Maistre]])
*Ecco, guarda: in due parole ti rivelo tutto il segreto del duello. Se tu, prima di recarti a duello scrivi tanto di testamento e di lettere commoventi ai genitori, e ti metti a pensare che potresti essere ucciso, allora sei un balordo e, con ogni probabilità, sei bell'e spacciato: se invece tu ci vai con la ferma intenzione d'ammazzare quel tale nel modo più spiccio e più sicuro possibile, allora tutto andrà per il verso giusto, come mi diceva un giorno, là da noi a Kostroma, un cacciatore d'orsi. Anche l'orso, mi diceva, com'è possibile non averne paura? Ma quando l'hai davanti agli occhi, addio paura, badi soltanto che non ti sfugga! Be', proprio così faccio anche io... ''A demain, mon cher!'' (''[[Guerra e pace]]'')
*''Ei con tua moglie giacque, | lo sorprendesti in letto, | da ciò una sfida nacque, | fosti ferito al petto. || Del düello la fama | volò pel mondo; ed ecco, | ei gentiluom si chiama, | tutti te chiaman becco.'' ([[Antonio Ghislanzoni]])
*Lo sfidar a duello chi offese è un natural impulso di un animo, che l'educazione seppe rendere moderato e padrone di frenar la brutalità de' primi moti. Un animo barbaro, che una nobil educazione non avvezzò a reprimere i primi impulsi, rispinge offesa con offesa, e tenta, condotto dalla sua passione e da natural disio di vendetta, di privar di vita chi il vilipese, senz'esporsi al rischio di divenir esso medesimo la vittima del suo proprio diritto. ([[Giacomo Casanova]])
*Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col duello, per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. ([[Arthur Schopenhauer]])