Mantova: differenze tra le versioni

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Citazioni su '''Mantova''' e sui '''mantovani'''.
 
*A Mantova, qualche anno fa, andavo cercando bozzetti e piccoli quadri quali mi consentivano le mie modeste sostanze; esigevo però che i pittori fossero anteriori al 1600, perché verso quest'epoca si spense del tutto l'originalità italiana messa in pericolo sin dalla caduta di [[Firenze]] nel 1530. ([[Stendhal]])
*Agli occhi del giovane pittore {{NDR|[[Correggio]]}}, avvezzi alle sottigliezze, alle ondulazioni di linee miti, {{sic|divote}}, [...] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario [[Andrea Mantegna|Mantegna]]. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri ''Trionfi di Cesare'', si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i [[Gonzaga]] avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*Alla mostra del [[Andrea Mantegna|Mantegna]], a Mantova, si sono portati da Milano torpedoni di lavoratori. Si era stampato un catalogo molto bello. Dissero che ne bastavano 2000 copie e invece se ne sono dovute stampare 22 mila. E tutte sono state vendute. Quel catalogo è stato la base del successo della mostra. ([[Dino Villani]])
*A Mantova, qualche anno fa, andavo cercando bozzetti e piccoli quadri quali mi consentivano le mie modeste sostanze; esigevo però che i pittori fossero anteriori al 1600, perché verso quest'epoca si spense del tutto l'originalità italiana messa in pericolo sin dalla caduta di [[Firenze]] nel 1530. ([[Stendhal]])
*A mezza via fra l'età di [[Vittorino da Feltre]] e quella della [[Isabella d'Este|marchesa Isabella]] e del [[Baldassarre Castiglione|Castiglione]], la stampa mantovana di [[Dante Alighieri|Dante]], alla quale si appaia nello stesso anno una delle pochissime stampe del ''[[Giovanni Boccaccio|Decameron]]'', rappresenta bene la svolta decisiva per cui a Mantova, come in quel giro d'anni in altre corti, la cultura umanistica venne a patti con la tradizione trecentesca e si avviò a produrre nella nuova lingua una nuova letteratura cortigiana. ([[Carlo Dionisotti]])
*Bisognerà però che l'Italia cominci col persuadersi che v'è nel seno della nazione stessa un nemico più potente dell'Austria, ed è la nostra colossale [[ignoranza]], sono le moltitudini analfabete, i burocrati macchina, i professori ignoranti, i politici bambini, i diplomatici impossibili, i generali incapaci, l'operaio inesperto, l'agricoltore patriarcale e la rettorica che ci rode le ossa. Non è il quadrilatero di Mantova e Verona che ha potuto arrestare il nostro cammino, ma è il quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e di 5 milioni di Arcadi. ([[Pasquale Villari]])
*Da giovane ho abitato vicino a Este, sulla linea ferroviaria da Monselice per Mantova e quindi venivo spesso in questa città, che va vista più volte per la sua bellezza, per la sua relazione con l’acqua che la circonda. ([[Gaetano Pesce]])