God of War (videogioco 2005): differenze tra le versioni

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*'''Becchino di Atene''' {{NDR|ride}}: Bene, ragazzo, bene. Atena ha scelto saggiamente, ne ero certo. <br> '''Kratos''': Chi sei tu? <br> '''Becchino di Atene''': Dunque hai le Spade e la tua pelle è bianca come la Luna. Sei tu l'Eletto, senza dubbio. Forse Atene potrà sopravvivere! {{NDR|ride}} Ma fa attenzione, non voglio che tu muoia prima che abbia finito questa tomba. <br> '''Kratos''': Una tomba... nel bel mezzo della battaglia? Chi la occuperà, vecchio? <br> '''Becchino di Atene''': Tu, figliolo. Ho-Ho davvero ancora molto da scavare qui. Tutto ti sarà rivelato a tempo debito e quando tutto sembrerà perduto, Kratos, sarò lì per aiutarti.
 
*'''Gaia''': E con quell'atto, Kratos mise in moto gli eventi che l'avrebbero portato alla rovina. <br> '''Oracolo di Atene''': Kratos, proprio come Atena aveva previsto. Ma sei arrivato tardi, forse troppo tardi per salvare Atene. Oh è per salvare Atene che sei venuto. <br> '''Kratos''': No! Io non posso-! {{NDR|L'Oracolo poggia le mani nel suo viso per vedere, attraverso una magia, che tipo di uomo ha davanti a sè}} <br> '''Gaia''': E quando l'Oracolo scrutò la sua anima, vide una bestia, oltre che un uomo. {{NDR|inizio flashback}} <br> '''Kratos''' {{NDR|Rivolto al suo esercito}}: Non dobbiamo arrenderci! Avanti! Nel nome di Sparta! <br> '''Gaia''': Un tempo capitano dell'esercito spartano, Kratos comandava al principio solo cinquanta soldati. Ma presto i suoi uomini divennero migliaia. I suoi metodi erano brutali, ma efficaci. Ebbro di potere, era temuto da tutti,... o quasi.: Suasua moglie era l'unica a sfidare la sua furia. <br> '''Moglie di Kratos''': Quando sarai soddisfatto? Quando finirà? <br> '''Kratos''': Quando la gloria di Sparta sarà nota in tutto il mondo. <br> '''Moglie di Kratos''': La gloria di Sparta... Lo fai solo per te stesso. <br> '''Gaia''': La sua bramosia di conquista non aveva confine, ma quello che desiderava l'avrebbe mandato in rovina. {{NDR|fine flashback}} <br> '''Oracolo di Atene''': Per gli Dèi! Perché Atena dovrebbe mandare te? <br> '''Kratos''': Stai fuori dalla mia mente! {{NDR|Prende l'Oracolo per il collo e la spinge lontano}} <br> '''Oracolo di Atene''': Scegli saggiamente i tuoi nemici, Kratos. La tua forza bruta da sola non basterà per eliminare Ares. Un unico oggetto al mondo ti permetterà di sconfiggere un Dio: il Vaso di Pandora, custodito ben al di là delle mura di Atene. Nascosto dagli Dèi nel Deserto Orientale. Ma ti avverto, Kratos: molti sono partiti alla ricerca del Vaso di Pandora. Nessuno è mai tornato...
 
*'''Gaia''': I corpi straziati di chi cercò di raggiungere il Vaso di Pandora erano davanti a lui e all'improvviso Kratos capì chi era il responsabile,. nonNon era la prima volta che vedeva le rovine che Ares e i suoi servi si erano lasciati alle spalle. Kratos l'aveva vissuto in prima persona anni prima. Come capitano più giovane e spavaldo dell'esercito spartano, Kratos godeva della fedeltà incondizionata dei suoi uomini, era sempre bastata a fargli vincere ogni battaglia. Fino a quel giorno. I barbari, a est, erano migliaia... e si lanciarono sugli spartani. Senza pietà. La battaglia durò poche ore. La disciplina e l'addestramento degli spartani furono pressoché inutili contro le ondate di spietati barbari. I soldati vennero decimati, mentre il loro giovane capitano vedeva andare in fumo la sua carriera... e la sua vita. Ma per Kratos la vittoria valeva più di ogni cosa, anche della sua anima. <br> '''Kratos''': Ares! Distruggi i miei nemici... e la mia vita sarà tua! <br> '''Gaia''': Quel disperato grido d'aiuto avrebbe tormentato Kratos per il resto dei suoi giorni. {{NDR|fine flashback}} <br> '''Kratos''': Per gli Dèi, che cosa sono diventato?
 
*'''Oracolo del Villaggio''': Attento, Kratos. Ciò che ti aspetta in quel tempio è più pericoloso di quanto pensi. <br> '''Gaia''': Ma l'avvertimento dell'Oracolo del Villaggio fu invano. La sua ambizione era più forte, avrebbe ucciso chiunque lo ostacolava. {{NDR|Mentre uccideva indiscriminatamente e freneticamente chiunque gli sbarrasse la strada, Kratos non si accorse che la sua famiglia era in quel tempio}} In quel momento, la gloria che l'aveva avvolto diventò terrore. L'immagine delle sue due ultime vittime l'avrebbe accompagnato in eterno. Con quel gesto, Kratos non avrebbe più servito il suo padrone. {{NDR|si ode la risata dell'Oracolo del villaggio}} Ora desiderava un'unica cosa: la morte di Ares. Doveva uccidere il Dio della Guerra. <br> '''Kratos''': Ares... morirai per ciò che facesti quella notte.
 
*'''Gaia''': Mentre la vita iniziava ad abbandonare Kratos, il suo pensiero tornò a quella notte fatale. Anche nella morte... i ricordi, le visioni, non scomparvero. Come avrebbe potuto dimenticare di aver versato il sangue della sua famiglia?... Unun crudele inganno orchestrato dal Dio della Guerra.? <br> '''Kratos''': Mia moglie... mia figlia... Come? Erano a Sparta. <br> '''Ares''': Stai diventando proprio quello che speravo, Kratos. Ora, con la morte di tua moglie e di tua figlia, niente più ti tratterrà. Diventerai ancora più forte. Diventerai la morte in persona. <br> '''Gaia''': Mentre le fiamme avvolgevano il tempio, Kratos si rese conto che il suo vero nemico era il Dio che un tempo l'aveva salvato. Lo stesso Dio che ora l'aveva privato di tutto. <br> '''Kratos''': Areeeeees! <br> '''Oracolo del Villaggio''': Da questa notte, i segni delle tue terribili azioni saranno visibili a tutti. Le ceneri di tua moglie e di tua figlia rimarranno incollate alla tua pelle senza che possano mai essere rimosse! <br> '''Gaia''': E con quella maledizione, tutti l'avrebbero riconosciuto per la bestia che era divenuto. Con la sua pelle sbiancata dalle ceneri della sua famiglia, era nato il Fantasma di Sparta. Alla fine, nella morte, aveva fallito. {{NDR|fine flashback}} Mentre i servi di Ares reclamavano il Vaso di Pandora, la vita abbandonava Kratos. E la sua anima maledetta finiva tra le fiamme dell'Ade. E Kratos cadde nel Regno dei Morti, accolto dal fluire dello Stige, che con le sue forti correnti avrebbe condotto anche il mortale più forte al suo luogo di eterno riposo. Ma Kratos non aveva ancora intenzione di riposare. Voleva vivere, ritornare sulla Terra e completare la sua missione.
 
*'''Ares''': Zeus! Riesci a vedere di cosa è capace tuo figlio ora?! Tu prediligi sempre Atena, ma la sua città giace in rovina davanti a me! E ora possiedo anche il Vaso di Pandora! Vuoi che lo usi proprio contro l'Olimpo?! {{NDR|Si volta e, con sorpresa, vede alle sue spalle Kratos, appena ritornato dall'Ade}} Kratos... ritornato persino dal mondo dei morti {{NDR|Di nuovo rivolto verso Zeus}}. Non riesci a fare di meglio, padre?! Invii un mortale esausto a sconfiggere me?! Il Dio della Guerra?! {{NDR|Kratos lancia il Fulmine di Zeus per far cadere il Vaso di Pandora in mare}} <br> '''Gaia''': Dopo migliaia di anni, il Vaso di Pandora fu finalmente aperto. Il potere degli Dèi fu liberato {{NDR|Kratos raggiunge la stessa stazza di Ares}}. <br> '''Ares''': Sei ancora soltanto un mortale, debole in ogni sua parte, come il giorno in cui mi implorasti di salvarti la vita. <br> '''Kratos''': Non sono lo stesso uomo che aiutasti quel giorno. Il mostro che hai creato è tornato... per ucciderti. <br> '''Ares''': Tu non sai nemmeno cosa sia un vero mostro, Kratos. {{NDR|Sei lunghe protuberanze simili a lame affilate spuntano dalla sua schiena}} Preparati ad abbracciare la morte!