Esopo: differenze tra le versioni

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ordine sezioni; annullo ultimo ins. perché pare di un curatore e non di Esopo
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'''Esopo''' (VII – VI secolo a.C.), scrittore e favolista greco.
 
==Citazioni sudi Esopo==
*Eccoci a Rodi, salta ora. (citato<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', U. Hoepli, Milano, 1921, p. 397).</ref>
:''Hic Rhodus, hic salta''.
 
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*Non dobbiamo accogliere con piacere i segni d'amicizia di coloro che antepongono noi, amici di recente data, ai vecchi amici, considerando che, se capiterà anche a noi di essere loro amici da tanto tempo ed essi faranno amicizia con altri, preferiranno costoro. (''Il capraio e le capre selvatiche'', 17)
*Bisogna che anche noi, considerando la mutevolezza della vita, non c'illudiamo di godere vicende sempre favorevoli, riflettendo che dopo una lunga bonaccia è necessario che venga una tempesta. (''I pescatori che tirano la rete'', 23)
*I bugiardi si vantano specialmente quando non c'è nessuno che possa smentirli. (''La volpe e la scimmia che disputavano sulla loro nobiltà'', 39)<ref>Da ''Favole'', traduzione di Elena Ceva Valla, Rizzoli, Milano, 2020. ISBN 9788831800662</ref>ptura
*L'[[assuefazione]] mitiga anche le cose spaventevoli. (''La volpe che non aveva mai visto il leone'', 42)
*Prega gli dèi solo quando anche tu fai qualcosa, altrimenti li invocherai invano.<ref>Una simile morale è espressa ne ''Il naufrago'', 53; il tema è attualmente presente in molte culture sotto forma di proverbio: «Aiutati che Dio t'aiuta» o «Aiutati che il ciel t'aiuta» (Christian Stocchi, ''Dizionario della favola antica'', BUR, 2012).</ref> (''Il bifolco ed Eracle'', 72)
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*Se nel tempo estivo cantavi, d'inverno balla. (''La cicala e le formiche'', 336)
 
==Citazioni su Esopo==
==[[Incipit]] di ''Fabulae''==
*Nelle favole di Esopo l'asino travestito da leone, la gallina che ritrova una perla, il lupo che fa strage dell'agnello innocente, gli animali convenuti alla caverna del leone, ed altre ancora hanno rispondenza nella simpatia per le bestie, nel desiderio del fantastico e dell'ignoto, propri all'infanzia. ([[Olga Visentini]])
Qui si tractano le fabule de Exopo riducte da latino sermone in uulgare plene de suauita dolceza et fructo. Le quale cose tutti quelli che cum attentione de animo legeranno apertamente intenderanno, trasmutate dal dicto latino in uulgare per Mastro Facio caffarello da faenza ad contemplatione et instantia del Magnifico Misere Polidamas de la paglyara de salerno, de essere per impressione pluplicate per lo egregio Mastro Octauiano salamonius de manfridonia impressore in la cita de Cosenza.
La scriptura dello presente libro fu ordinata da questo auctore zoe Exopo solo per dare delectatione et utilitade alli auditori, li quali magior piacere prehendino quando li piaceuoleze et li giochi sono coniuncti cum la utilititate.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*Esopo, [[Fedro]], [[Jean de La Fontaine]], ''Le favole degli animali'', traduzione di Mario Giammarco, Sebastiano Saglimbeni, [[Emilio De Marchi]], Newton Compton Editori, 2013.
*Esopo, ''[https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1530403 Fabulae]'', traduzione di Fazio Caffarelli, Ottaviano Salomoni, Cosenza, 1478.
 
==Citazioni su Esopo==
*Nelle favole di Esopo l'asino travestito da leone, la gallina che ritrova una perla, il lupo che fa strage dell'agnello innocente, gli animali convenuti alla caverna del leone, ed altre ancora hanno rispondenza nella simpatia per le bestie, nel desiderio del fantastico e dell'ignoto, propri all'infanzia. ([[Olga Visentini]])
 
==Altri progetti==