Giovan Battista Marino: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Giovan Battista Marino==
*Eccolo, in vero, il grande corruttore del secolo così di costumi, come del gusto; quegli sulla cui testa pesa la gran macchia, o, meglio, quella gran malattia dello spirito conosciuta sotto il nome di ''seicentismo''. Eppure [...] il [[Giovan Battista Marino|Marino]] è stato spesso vittima della calunnia; i suoi difetti sono stati esagerati, quanto i suoi pregi negletti; e le sue opere, che pur sono moltissime, non furon tutte né lette, né studiate, sì che non di rado gli è attribuita cosa al tutto indegna di lui. ([[Camillo Antona Traversi]])
*Dal Marino incominciò a propagarsi nel mondo una poesia fantastica e meramente coloritrice, la quale cerca l'arte solo per l'arte, fassi specchio indifferente al falso ed al vero, alle cose buone ed alle malvage, alle vane e giocose come alle grandi e instruttive; sente tutti gli affetti e nessuno con profondità, e nell'essere suo naturale od abituale, canta di Adone, come di Erode e così delle favole greche come delle bibliche narrazioni. ([[Terenzio Mamiani]])
*Il [[Francesco Borromini|Borromini]] in architettura, il [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] in scultura, [[Pietro da Cortona]] in pittura, il cavalier Marini<ref>Intende Giovan Battista Marino.</ref> in poesia, sono peste del gusto. Peste ch'ha appestato un gran numero di artisti. Non v'è male, da cui non si possa trarre del bene. È bene veder quelle loro opere e abbominarle. Servono per sapere quel che non si deve fare. Vanno riguardate come i delinquenti che soffrono le pene delle loro iniquità per istruzione de' ragionevoli. ([[Francesco Milizia]])