Massa: differenze tra le versioni

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*Grande manifestazione politica, spalti gremiti fino all'ultimo posto, un enorme tappeto di uomini e di facce sino alle file più alte, l'oratore nel pieno del suo slancio. Dice: «Di tutto ha colpa la massificazione». Uragano di applausi. ([[Alexander Mitscherlich]])
*Il contagio è pericolosissimo nella folla. Bisogna o imitare i viziosi o odiarli. ([[Michel de Montaigne]])
*Il naso è l'immaginazione della massa. Dal quale, sempre e comunque, essa si lascia tranquillamente menare. ([[Edgar Allan Poe]])
*In una riunione di massa il pensiero è eliminato. E siccome è proprio questo lo stato mentale che io voglio, perché fa della folla una vera cassa armonica che vibra ai miei discorsi, io ordino a tutti di assistere alle riunioni... ([[Adolf Hitler]])
*Io, invece, voglio essere laticlavo, quella fascia piccola e lucente che fa apparire il resto {{NDR|nella trama della tunica}} elegante e bello. Perché allora mi dici: «Fatti simile alla folla?» E come rimarrò laticlavo? ([[Epitteto]])
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*La folla fonda le sue opinioni sulle cose più incerte. ([[Tito Livio]])
*La folla ha questa natura: o serve umilmente, o superbamente comanda; né sa allontanarsi modestamente dalla giusta libertà, né goderla nella sua pienezza. ([[Tito Livio]])
*La grande massa è sempre pronta a rotolare verso la parte ove al momento sta il peso del potere. ([[Stefan Zweig]])
*La massa giunta al potere, ricettiva com'è per i semplici, universali ideali di giustizia e di una potenza statale onnipotente, tende sempre, regolarmente, a sottomettersi a un tiranno popolare. ([[Heinrich von Treitschke]])
*La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria. ([[Arthur Schopenhauer]])
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*Se tra quegli oggetti comunemente odiati uno ne esiste di cui io possa tranquillamente affermare che lo guardo con disprezzo e con scherno, questo è quel gran nemico della ragione, della virtù e della religione, che è la moltitudine; quel mostro numeroso, che preso nelle sue singole parti sembra composto d'uomini, di creature di Dio dotate della ragione, ma confuso insieme forma un'unica grossa bestia, e una mostruosità più prodigiosa dell'Idra; non è mancanza di carità chiamare stolti costoro, tale è l'appellativo che ricevono da tutti gli scrittori sacri, inserito da Salomone nella Scrittura canonica, ed è un punto di fede per noi pensarla così. E nel nome della moltitudine non includo solo la gente di qualità bassa e inferiore: vi è una plebaglia perfino tra la gente ben nata, una specie di menti plebee, la cui fantasia si muove con l'identica ruota; uomini proprio al livello stesso dei lavoratori manuali, sebbene la loro fortuna in un certo modo indori le loro infermità, e la loro borsa compensi la loro balordaggine. ([[Thomas Browne]])
*Sono sempre più convinto che le mentalità sorgono dalle esperienze di massa. Ma gli uomini hanno colpa delle loro esperienze di massa? Non vi incorrono assolutamente indifesi? Come dev'essere fatto un uomo per potersene proteggere? Ecco quello che veramente m'interessa in [[Karl Kraus]]. Bisogna forse poter formare masse proprie per essere immuni dalle altre? ([[Elias Canetti]])
*Tracciando una distinzione fra un popolo e una massa, scopriremo che un popolo istigato all'azione è una massa; mentre una massa, che cerca di pensare, si stempera in un popolo. ([[Edgar Allan Poe]])
*Una folla è l'equivalente sociale di un cancro. ([[Aldous Huxley]])
 
===''[[La folla (film 1928)|La folla]]''===