Sofocle: differenze tra le versioni

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*Nessuno ama l'uomo che porta cattive [[notizia|notizie]].
*''Non c'è nulla di peggio del denaro | nella società umana''. (295-6)<ref name=diz/>
*'''Antigone''' ''Giove certo non fu, chi a me le impose, | né la giustizia agl'Inferi compagna | codeste leggi fissò mai fra gli uomini. | Io non pensai che tanta forza avessero | gli ordini tuoi, da rendere un mortale | capace di varcare i sacri limiti | delle leggi non scritte e non mutabili. | Non son d'ieri né d'oggi, ma da sempre | vivono; e quando diedero di sé | rivelazione, è ignoto. Né volevo | io, per timore d'un orgoglio d'uomo, | a condanna divina espor me stessa. | Sapevo di morire in un domani, | no? s'anche non l'avessi tu bandito. | Ora, se innanzi tempo ho da morire, | io lo chiamo un vantaggio: per chi vive | tra dolori infiniti, com'io vivo, | perché la morte non sarebbe un bene? | Così, per me, questo destino avere | sofferenza non è.'' {{NDR|a Creonte}} (vv. 560-579<ref>Traduzione di G. Lombardo Radice, citato in ''Elettra'', traduzione di [[Salvatore Quasimodo]], introduzione di [[Remo Cantoni]], Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1954, introduzione, pp. IX-X.</ref>)
 
===[[Explicit]]===