Michele il Coraggioso: differenze tra le versioni

sovrano romeno (1558–1601)
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Creata pagina con "thumb|Michele il Coraggioso '''Michele il Coraggioso''' (1558 – 1601), voivoda rumeno. ==Citazioni su Michele il Coraggioso== ===Ion Heliade Rădulescu=== *A Michele i contemporanei ed i posteri diedero il nome di Valoroso, ma non di Grande, perché non vi è grandezza dove non vi è giustizia e virtù. *Chi guarda Michele vede un uomo che, se non avesse potuto somigliare all'arcangelo Michele non sarebbe rimasto più basso..."
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Versione delle 22:39, 21 ott 2021

Michele il Coraggioso (1558 – 1601), voivoda rumeno.

Michele il Coraggioso

Citazioni su Michele il Coraggioso

Ion Heliade Rădulescu

  • A Michele i contemporanei ed i posteri diedero il nome di Valoroso, ma non di Grande, perché non vi è grandezza dove non vi è giustizia e virtù.
  • Chi guarda Michele vede un uomo che, se non avesse potuto somigliare all'arcangelo Michele non sarebbe rimasto più basso di Lucifero.
  • Ecco le cause che portarono così rapidamente Michele sull'orlo del precipizio; non gli erano rimasti altri amici, fuorché i cortigiani, e dove non vi è virtù non vi è amicizia
  • Il popolo rumeno era grande, purgato e santificato dal fuoco delle sofferenze; ed aveva bisogno solo di un uomo valoroso. Michele ebbe tutto il coraggio e tutta la prodezza voluta, capì il carattere della sua epoca, e non gli rimaneva altro che a prendere le dovute misure.
  • Se alcuno comparasse la prodezza e le crudeltà di Vlad l'Impalatore con quelle di Michele il Bravo, vedrebbe che l'Impalatore fu crudo per purgare la Rumenia dai suoi esterni nemici, per moralizzarla, e perché la posterità trovasse, come trovò Michele, uomini liberi per difenderla. Michele fece tante battaglie e prodezze con uomini preparati dalle vecchie istituzioni, insoffiò terrore alla Turchia ed alla Transilvania, per dare alla fine, credendosi forte, un colpo alle vecchie istituzioni, e fare dal figlio di ogni soldato e di ogni contadino un servo della gleba. D'allora in poi la Rumenia non ebbe più soldati, ma mercenari stranieri. L'Impalatore preparò l'epoca di Michele, e questi preparò l'epoca dei Bei del Fanar. I principi che gli successero non si servirono più che di mercenari, finché, battuti dai Turchi, e lacerati dagli intrighi interni, diedero il regno in mano degli stranieri.

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