L'ideologia tedesca: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*I [[Destra hegeliana|Vecchi hegeliani]] avevano ''capito'' ogni cosa, non appena l'avevano riportata a una categoria logica di Hegel. I Giovani hegeliani ''criticarono'' ogni cosa, scoprendovi idee religiose o etichettandola come teologica. I [[Sinistra hegeliana|Giovani hegeliani]] si trovano d'accordo con i Vecchi hegeliani, poiché credono all'egemonia della religione, dei concetti, dell'universale nel mondo reale: con la sola differenza che gli uni si battono contro quell'egemonia intendendola come usurpazione, mentre gli altri la encomiano come legittima. (Libro I, I, p. 327)
*Si possono distinguere gli uomini dagli animali per la coscienza, per la religione, per tutto ciò che si vuole; ma essi cominciarono a distinguersi dagli animali allorché cominciarono a ''produrre'' i loro mezzi di sussistenza, un progresso che è condizionato dalla loro organizzazione fisica. Producendo i loro mezzi di sussistenza, gli uomini producono indirettamente la loro stessa vita materiale. (Libro I, I)<ref name="Codino" />
*Il modo in cui gli uomini producono i loro mezzi di sussistenza dipende prima di tutto dalla natura dei mezzi di sussistenza che essi trovano e che debbono riprodurre. Questo modo di produzione non si deve giudicare solo in quanto è la riproduzione dell'esistenza fisica degli individui; anzi, esso è già un modo determinato dell'attività di questi individui, un modo determinato di estrinsecare la loro vita, un ''modo di vita'' determinato. Come gli individui esternano la loro vita, così essi sono. Ciò che essi sono coincide dunque con la loro produzione, tanto con ''ciò che'' producono quanto col modo ''come'' producono. Ciò che gli individui sono dipende dunque dalle condizioni materiali della loro produzione. (Libro I, I)<ref name="Codino">Da ''L'ideologia tedesca: {{small|Critica della più recente filosofia tedesca nei suoi rappresentanti Feuerbach, B. Bauer e Stirner, e del socialismo tedesco nei suoi vari profeti}}'', traduzione di Fausto Codino, Editori Riuniti, Roma, 1958<sup>2</sup>, pp. 8 sg.</ref>
*Il [[comunismo]] è empiricamente possibile unicamente come attività dei popoli egemonici tutti in "un colpo" e in contemporanea, e questo presuppone l'universale dispiegamento della forza produttiva e i rapporti globali implicati dal comunismo. [...] Per noi il comunismo non è ''uno stato di cose'' che deve essere attuato, un ''ideale'' a cui il reale dovrà uniformarsi. Definiamo comunismo il movimento ''effettivo'' che sopprime lo stato di cose vigente. (Libro I, I, p. 367)
*Le circostanze costituiscono gli uomini in misura non inferiore di quanto gli uomini costituiscano le circostanze. (Libro I, I, p. 373)