Maurizio Maggiani: differenze tra le versioni

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* Eh, che mestiere faccio, considera il Garibaldo, il mio mestiere è che a Pouilly ho portato via io la bandiera del 61° Pomerania. Il mio mestiere è svergognare i borboni, i papisti, i sabaudi, i prussiani, i turchi, gli asburghi e tutta la feccia mondiale dei tiranni. Il mio mestiere è forgiare un bullone, infornare la galletta, ferrare un cavallo, lavarmi i panni. Il mio mestiere è la rivoluzione, ecco che mestiere, il soldato della rivoluzione, l’ultima è appena finita e appena persa. (cap. A)
*La [[pellagra]] mangiava le mani e il cervello dei contadini che non avevano da nutrirsi che di polenta di formentone e pappa di castagne, impazzivano intanto che le loro mani, le mani del loro lavoro, si corrompevano fino all’osso. La pellagra l’aveva inventata la miseria d’Italia, non c’era in nessun’altra parte del mondo, era incurabile perché l’unica cura era mangiare carne e verdura e frutta, e non c’era contadino o montanaro che potesse pagarsele. (cap. C)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==