Mostro di Firenze: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Occhio ragazzi.jpg|thumb|Avviso pubblico che nei primi anni '80 nei dintorni di Firenze invitava i ragazzi a prestare attenzione nell'appartarsi in zone a rischio aggressione da parte del Mostro]]
*Anche il Mostro di Firenze l'avrà detto "Buongiorno" a qualcuno qualche volta. ([[Roberto Benigni]])
*Diedi una scorsa alle pagine della sentenza {{NDR|di Pietro Pacciani}} e mi ricordo che dissi: una sentenza che mi pare un po' vaga, estremamente vaga e c'è una notevole forzatura nel modo di argomentare. Poi, devo dire, quando mi fu dato l'incarico e ho avuto modo di leggere la sentenza e di approfondire tutta la vicenda, questa mia impressione iniziale si trasformò in una certezza. […] Una tecnica accusatoria pregiudiziale, preconcetta, dura, feroce, di antipatia e di cattiveria nei suoi confronti. Era una requisitoria, non era una sentenza. ([[Nino Marazzita]])
*È un tipo di delitto che riguarda il sesso, che riguarda la coppia, che riguarda la potenza sessuale, che riguarda il corpo della donna come oggetto appunto di feticismo, e che in una fantasticheria più o meno consapevole è presente in tutti noi […]. Ci sono elementi fantastici intorno a questo tipo di problema che sono più o meno presenti nella nostra società, quindi io credo che è quasi una forma di abreazione per tutti il poterli affrontare con tanta serenità come abbiamo fatto questa sera. ([[Ida Magli]])
*Questa è una storia di mostri.<br>È la storia più spaventosa che si possa immaginare.<br>Una di quelle storie che fanno da confine, da linea di demarcazione tra un prima e un dopo. Prima che accadesse si poteva dire che certe cose non succedono, non qui, non da noi.<br>Dopo, non più. ([[Carlo Lucarelli]])
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*La mano del 1981 era diversa. I medici legali descrissero tagli eseguiti molto professionalmente. Nel 1984 e del 1985 la manualità è diventata rozzezza. È cambiata la mano. Ed è possibile, perché nella filosofia del serial killer solitario non si può accettare un cambio di mano, ma nei delitti di gruppo sì. Questo gruppo da quante persone era composto? Gli elementi del gruppo potevano anche intercambiarsi i ruoli a seconda di disponibilità e reperibilità. Sono elementi che devono far riflettere. Oggi è difficile, mi auguro che la magistratura possa trovare la soluzione, però è passato troppo tempo, troppa gente è morta, bisognava avere anche un colpo di fortuna nelle indagini, che non c'è stato. Bisognava all'epoca intuire che non si trattava di un serial killer solitario ma di un gruppo.
*Si è trattato di delitti di un gruppo costituito da personaggi di varia estrazione sociale, molto probabilmente facente riferimento a una setta, perché numerosi sono i riferimenti che portano al movente esoterico dei delitti. Già dal 1984 il significato esoterico dei delitti opera di una setta era contenuto in distinti studi molto approfonditi di tre dipendenti dei servizi segreti, che però non si sa per quale motivo non sarebbero giunti agli inquirenti dell'epoca. Interrogati, i tre funzionari confermarono i loro elaborati e le loro ipotesi e fu possibile recuperare i documenti a seguito di perquisizioni. Anche l'inchiesta perugina portò a considerare l'ipotesi dell'esistenza di una setta, in base a precise testimonianze anche da parte di personaggi legati alla massoneria. Per me questo dell'esoterismo è un aspetto abbastanza verosimile sul quale si sono avute difficoltà a indagare sia per la segretezza che caratterizza questo mondo sia per una mancanza di preparazione nell'affrontare simili indagini, tanto che in una delle mie annotazioni avevo chiesto la creazione di un apposito gruppo di lavoro con la partecipazione di esperti anche criminologi e psichiatri. Ma eravamo già nella fase dei trasferimenti e dei problemi vissuti.
 
===[[Nino Marazzita]]===
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*Diedi una scorsa alle pagine della sentenza {{NDR|di condanna di Pietro Pacciani}} e mi ricordo che dissi: una sentenza che mi pare un po' vaga, estremamente vaga e c'è una notevole forzatura nel modo di argomentare. Poi, devo dire, quando mi fu dato l'incarico e ho avuto modo di leggere la sentenza e di approfondire tutta la vicenda, questa mia impressione iniziale si trasformò in una certezza. […] Una tecnica accusatoria pregiudiziale, preconcetta, dura, feroce, di antipatia e di cattiveria nei suoi confronti. Era una requisitoria, non era una sentenza. ([[Nino Marazzita]])
*La Procura di Firenze intuì che ci si avviava velocemente verso una assoluzione di Pacciani e mise in moto il meccanismo della rivincita, prima ancora che la sentenza fosse emessa. E allora si era indagato un po' maldestramente, si era indagato in modo prevenuto, pregiudiziale. Ecco, i pregiudizi e il desiderio di arrivare ad una verità per forza, magari con la stessa convinzione di coloro che ricercavano questa verità, che era una verità non verità. E allora si inventarono i cosiddetti compagni di merenda.
*Questa è una delle storie più misteriose e più maledette che siano mai accadute in Italia. Ci sono avvenimenti atroci, parliamo di avvenimenti assolutamente atroci che hanno tenuto in piedi un'indagine, un'indagine criminale naturalmente, che è durata, pensate, ben quaranta anni. Otto notti di pura follia, otto coppie massacrate con precisione maniacale da un killer. Un ritratto della storia d'Italia.
 
===[[Giuliano Mignini]]===