Federico Caffè: differenze tra le versioni

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{{int|Da ''[http://www.redistribuireillavoro.it/intervista-federico-caffe.html Siamo già nel 1929]''|Intervista di [[Valentino Parlato]], ''Il Manifesto'', citato in ''Redistribuireillavoro.it'', 14 novembre 1979.}}
*Mi rendo conto che il 1929, per i suoi aspetti più vistosi e anche folcloristici, eserciti grandi suggestioni: il crollo della borsa, la gente che si buttava di sotto dalle finestre dei [[Grattacielo|grattacieli]]. [[John Kenneth Galbraith|Galbraith]] ha dimostrato poi che quasi nessuno si era buttato giù dai grattacieli, ma è vero che dopo il '29 i vetri dei grattacieli sono fissi. Ma è ancora più vero che i capitalisti vittime del crollo di borsa, in un modo o nell'altro, se la sono cavata, mentre a star male, sul serio, e a lungo, sono state le masse rurali e i lavoratori.
*Tutti gli aspetti patologici del '29 fanno parte della nostra esperienza: non nella forma catastrofiche di allora, ma in modo endemico, nella forma di un ristagno acquisito nella nostra coscienza, al punto che neppure ce ne accorgiamo.
*L'adattamento, l'assuefazione sono propri del comportamento umano. Anche le imprese spaziali non ci impressionano più. Però, dal punto di vista complessivo, adattamento ed assuefazione significano deterioramento: abbiamo perduto anche quegli anticorpi, quelle capacità reattive che ci aiutavano ad affrontare la malattia.