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===Citazioni sul libro===
*Quale sia la forza colloidale e sfumante che presiede a questa lingua, a queste pagine, è difficile dire: essa appartiene in gran parte agli strati dell'ineffabilità. [...] Fatto sta che sono pronto a scommettere che figure come quella di Zebio, della vecchia moglie, della figlia, del bambino che muore e certe primavere, certe nevicate dell'Appennino, sono tra le cose più solide e durature della narrativa contemporanea. (da porre forse accanto a quelle dei due "outsiders," Silvio D'Arzo e il Lampedusa). ([[Pier Paolo Pasolini]], nella prefazione al libro)
==Bibliografia==
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