Roberto Peregalli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Roberto Peregalli==
*"Ecco l<nowiki>'</nowiki>''inganno'' che ha pensato nel cuore: ordita nelle sue stanze una gran tela, tesseva, una tela sottile, smisurata [...] Allora di giorno la grande tela tesseva, e la sfaceva di notte" (''Od''., II; 93, sgg.). Il gesto di [[Penelope]], scandendo la temporalità dell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]'', racchiude un'ambiguità. Il tempo del gesto è infatti la preparazione di un'inganno. La tela è smisurata (περίμετροv), ha cioè una caratteristica irreale. Due dee, esperte in inganni, tessono: [[Circe]] e [[Calipso]]. Il gesto di Penelope ci riporta subito in questa ambiguità. "Tessere" si dice infatti di una tela ma anche di un inganno.<br>La tela di Penelope anticipa la futura strage dei [[Proci]]. [...]<br>La tela ha per sorella la [[rete]]. "Trama invisibile di legami [...] afferra tutto e non si lascia afferrare da niente". [...]<br>La rete è fatta di fili magici. Il loro intreccio invisibile permette al [[Rete da pesca|pescatore]] di ingannare i pesci. I buchi nell'intreccio sono infatti migliaia di occhi in agguato alla preda. È lo spazio mitologico a fondare l'arte della pesca. In questo spazio è in causa il destino dei mortali. La tela di Penelope si è rovesciata magicamente nella rete di [[Odisseo]]. (da ''La corazza ricamata'', [https://www.google.it/books/edition/La_corazza_ricamata/i7ugDQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=peregalli%20roberto&pg=PT10&printsec=frontcover p. 10])
 
== ''I luoghi e la polvere'' ==