Friedrich Schelling: differenze tra le versioni

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*Chi desidera veramente filosofare non può che congedarsi da ogni certezza, da ogni fondamento, da ogni presupposto. Quindi anche da [[Dio]]. Abbandonare tutto ma per cercare di riaverlo in verità, cioè non come possesso.
*Come sta [[Johann Gottlieb Fichte|Fichte]]? Sta per proclamare la sua divinità! {{da controllare}}
*La [[Natura]] deve essere lo [[Spirito]] visibile, lo Spirito Natura invisibile. (da ''Idee per una filosofia della natura'').
*La [[natura]] è essenzialmente un'intelligenza immutata.
*La [[natura]] è vita che dorme (''Sull'anima del mondo'').
*L'[[arte]] deve iniziare con consapevolezza e terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'[[Io]] è consapevole rispetto alla produzione, incoscio rispetto al prodotto. (da ''Sistema dell'idealismo trascendentale'').
*La tendenza necessaria di tutte le [[scienza|scienze]] naturali è di andare dalla natura al principio intelligente. Questo e non altro vi è in fondo ad ogni tentativo diretto ad introdurre una teoria nei fenomeni naturali. La scienza della natura toccherebbe il massimo della perfezione se giungesse a spiritualizzare perfettamente tutte le leggi naturali in leggi dell'intuizione e del [[pensiero]]. I fenomeni (il materiale) debbono scomparire interamente, e rimanere soltanto le leggi (il formale). Accade perciò che quanto più nel campo della natura stessa balza fuori la legge, tanto più si dissipa il velo che l'avvolge, gli stessi fenomeni si rendono più spirituali ed infine spariscono del tutto. I fenomeni ottici non sono altro che una geometria, le cui linee sono tracciate per mezzo della [[luce]], e questa luce stessa è già di dubbia materialità. Nei fenomeni del magnetismo scompare ogni traccia materiale, e dei fenomeni di gravitazione non rimane altro che la loro legge, la cui estrinsecazione in grande è il meccanismo dei movimenti celesti. Una teoria perfetta della natura sarebbe quella per cui la natura tutta si risolvesse in un'[[intelligenza]].
*L'[[uomo]] è veramente se stesso quando gioca.
*Nulla, assolutamente nulla è in sé imperfetto, ma tutto ciò che '''''è''''' appartiene, in quanto è, all'essere della sostanza infinita... Questa è la santità di tutte le cose. La più piccola è santa come la più grande sia per l'infinità interna sia per il fatto che non potrebbe essere negata, secondo il suo eterno fondamento ed essere nel tutto, senza che lo stesso [[infinito]] tutto fosse negato. (da ''Aforismi sulla filosofia della natura'').
 
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