Nosferatu, il principe della notte: differenze tra le versioni

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*Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di Klaus Kinski, una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. ([[Rudy Salvagnini]])
*Gira in questi giorni per le sale cinematografiche un ''Nosferatu'', un film che a me sembra fatto da qualcuno che va un po' troppo al cinema, e nel quale comunque recitano con molto garbo decine di bare e centinaia di topi. Bene gli altri. ([[Giorgio Manganelli]])
*Il mio vampiro appare così umano, così assetato d'amore, così infelice nella sua solitudine e così irrimediabilmente triste che in capo a due minuti lo spettatore non vede più le sue unghie ricurve, le sue orecchie appuntite, i suoi denti di serpente. ([[Werner Herzog]])
*Non ho rifatto ''Nosferatu''. Il mio film, diciamo, basta a se stesso. ([[Werner Herzog]])
*Non mi piace affatto. Non aveva senso rifare il film di Murnau, che è un film meraviglioso, un capolavoro assoluto. ([[Jesús Franco]])