Raffaello Sanzio: differenze tra le versioni

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*Le ''Logge di Raffaello'' e i grandi dipinti della ''Scuola d'Atene'', ecc., li ho visti oggi per la prima volta, ed è come se uno volesse studiare [[Omero]] su di un manoscritto parzialmente deteriorato e cancellato.<ref>A quell'epoca i dipinti erano deteriorati anche a causa di cattivi restauri.</ref> Il piacere che viene dalla prima impressione è incompleto; solo quando si è veduto e studiato tutto, a poco a poco e parte per parte, il godimento è totale. Ben conservati sono soprattutto i soffitti delle Logge, raffiguranti storie bibliche; la pittura è così fresca come fosse di ieri, ma solo per la minor parte è di mano di Raffaello; comunque tutta splendidamente eseguita in base ai suoi disegni e sotto la sua direzione. ([[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Molti scrittori d'arte hanno detto, e si ripete dall'universale, che Raffaello ebbe tre distinte maniere: l'una che chiamasi umbra o peruginesca<ref>Per l'influenza che esercitò su di lui il suo maestro [[Perugino|Pietro Perugino]].</ref>, l'altra fiorentina, e romana la terza. Anzi v'ha chi nella maniera romana discerne due periodi che si potrebbero contrassegnare, ponendo ad esempio dell'uno la Madonna di Foligno, e dell'altro la Trasfigurazione. Il quale giudizio se contiene a mio avviso qualche parte di vero, ha però molto di artificioso e d'inesatto. ([[Marco Minghetti]])
*Nella vita di Raffaello fu bene osservato come il fuggevole impulso che ebbe di rivaleggiare con [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] in quel carattere grandioso che non si attagliava alla sua più umana interpretazione del bello, abbia lasciato un solco visibile di debolezza nelle opere del divino artefice dove più {{sic|davvicino}} sembra accostarsi al fare michelangiolesco e come la perfezione sua salga ad altezze mai più superate quanto più accentua quelle qualità che lo rendono eguale a se stesso. ([[Gaetano Previati]])
*Si riteneva che Raffaello avesse realizzato la composizione perfetta e armoniosa di figure che si muovono liberamente. ([[Ernst Gombrich]])