Paul Robeson: differenze tra le versioni

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*L'artista deve scegliere se lottare per la libertà o la schiavitù. Io ho fatto la mia scelta. Non avevo alternative. La storia di quest'era è caratterizzata dalla degradazione del mio popolo: spogliato delle sue terre, la sua vera cultura distrutta, l'eguale protezione della legge<ref>Diritto garantito dalla prima sezione del XIV emendamento della [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]. {{Cfr}} [[:it:w:XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|voce]] su Wikipedia.</ref> negata, e privato del posto che gli spetta nel rispetto dei suoi simili.
:''The artist must elect to fight for Freedom or for Slavery. I have made my choice. I had no alternative. The history of the era is characterized by the degradation of my people. Despoiled of their lands, their culture destroyed, they are denied equal protection of the law and deprived of their rightful place in the respect of their fellows.''<ref group="fonte">Da {{en}} Da ''Here I Stand'', Beacon Press, Boston, 1958, p. 53; citato in {{en}} Acklyn R. Lynch, ''Paul Robeson: {{small|His Dreams Know No Fronter}}'', ''Journal of Negro Education'', vol. 45, n. 3, estate 1976, p. 227.</ref>
 
*Nella Russia {{NDR|[[Unione Sovietica|sovietica]]}} mi sono sentito per la prima volta come un essere umano nella sua interezza. Nessun pregiudizio razziale come nel Mississippi, nessun pregiudizio razziale come a Washington. Per la prima volta mi sono sentito un essere umano. [...]<br />{{NDR|«Perché non è rimasto in Russia?»}} Perché mio padre era uno schiavo, e la mia gente è morta per costruire questo paese, e ho intenzione di restare qui, ed esserne parte proprio come Lei. E nessuno con tendenze fasciste mi farà cambiare idea. È chiaro? Io sono per la pace con l'Unione Sovietica, sono per la pace con la Cina; ma non sono per la pace con il fascista [[Francisco Franco|Franco]] o con i tedeschi nazifascisti. Sono per la pace con le persone decenti.
:''Mr. ROBESON: In Russia I felt for the first time like a full human being. No color prejudice like in Mississippi, no color prejudice like in Washington. It was the first time I felt like a human being. [...]''
:''Mr. SCHERER: Why do you not stay in Russia?''
:''Mr. ROBESON: Because my father was a slave, and my people died to build this country, and I am going to stay here, and have a part of it just like you. And no Fascist-minded people will drive me from it. Is that clear? I am for peace with the Soviet Union, and I am for peace with China, and I am not for peace or friendship with the Fascist Franco, and I am not for peace with Fascist Nazi Germans. I am for peace with decent people.''<ref>Dalla testimonianza del 12 giugno 1956 durante un'audizione di fronte alla Commissione per le attività antiamericane in quanto «promotore della causa comunista». Per maggioriun informazioniapprofondimento sull'audizione, {{cfr|m}}. la [[:en:w:Paul Robeson congressional hearings|voce dedicata]] su Wikipedia in lingua inglese.</ref><ref group="fonte">Citato in {{en}} Citato in Tony Petrucci, ''Paul Robeson and the Cold War perfomance complex: {{small|race, madness, activism}}'', University of Michigan Press, Ann Arbor, 2012, p. 170. ISBN 978-0-47205168-7.</ref>
 
==Note==