Stoicismo: differenze tra le versioni

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Ettore Ciccotti
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*Che se la natura nel tessere la sua tela della benevolenza, v'ha intrecciate alcune trame di desiderio e d'amore — si dovrà dunque per istrapparle lacerar tutta quanta la tela? — Flagella codesti stoici, diss'io nel mio cuore, o grande Rettore della natura! flagellali! ([[Laurence Sterne]])
*Contro gli stoici.<br>Se ci educhiamo a diventare indifferenti alle cose che non dipendono da noi e riusciamo a sopportarle senza affliggercene né rallegrarcene, che ci rimane da fare, da provare, visto che quasi ogni avvenimento è indipendente dalla nostra volontà?<br>In teoria gli stoici hanno ragione. In pratica tutto gioca contro di loro. Dalla mattina alla sera non facciamo che prendere posizione pro o contro cose su cui non abbiamo alcun potere. La «vita» è questo, è un folle tentativo di uscire dalla nostra impotenza; la «vita» è una corsa allo stesso tempo voluta e inevitabile verso (... è squillato il telefono e ho dimenticato che cosa volevo dire). ([[Emil Cioran]])
*Distinta dal [[Cristianesimo]] per varie e fondamentali discrepanze, {{NDR|La filosofia stoica}} avea nondimeno con esso molti punti di contatto. L'una e l'altro spostavano il centro di gravità della vita, l'una nella vita interiore dello spirito, l'altro in cielo. Entrambi rinunciavano alla lotta, talora appartandosi dal campo delle sofferenze umane, tal'altra portandovi – l'una meno e l'altro più – una voce consolatrice; e tutti, ignari del loro tempo e dell'avvenire, rinunziavano, in teoria, ad ogni efficace sforzo per mutare le condizioni della {{sic|passeggiera}} vita presente e, in pratica, finivano col soggiacere alla tirannia del mondo esterno, alla forza degli eventi e alla necessità delle cose, malamente e imprudentemente rinnegate. ([[Ettore Ciccotti]])
*Gli stoici amano i grandi obiettivi posti al di là della vita e per questi obiettivi loro sono disposti a morire [...]. I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono stoici, eh sì, perché i cristiani che cosa vogliono? Vogliono la felicità eterna e come dicono i cristiani: siamo nati per soffrire. [...] I [[marxisti]] sono stoici perché vogliono la giustizia per tutti e per questa giustizia sono disposti a sopportare la dittatura del proletariato e la rivoluzione, che detto tra di noi sono cose scomodissime. Cazzaniga è stoico, si alza alle sei e mezza alla mattina perché vuole diventare direttore generale dell'Alfa Romeo. (''[[Così parlò Bellavista]]'')
*Gli stoici [...] credevano e dicevano che nel mondo, dopo Dio, non v'è nulla di più importante dell'uomo, e che nell'uomo nulla è più importante dello spirito [...]. Essi sottoponevano la loro natura umana a digiuni e patimenti poiché non davano alla passione alcuna funzione nel perseguimento del loro ideale etico di saggezza apatica. Chiudevano gli occhi di fronte a fatti evidenti dell'esperienza pretendendo di considerare insignificanti gli eventi esterni e la sofferenza come se non fosse un male. Mettevano a tacere la voce dell'umanità nei loro cuori indulgendo in un crudele disprezzo per il debole e il folle. ([[Alexander Balmain Bruce]])