Sandro Pertini: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Nel 1978 sull'amnistia agli anarchici}} Vede, io sono un vigliacco. Tutti noi siamo dei vigliacchi. Quando parliamo di democrazia siamo tutti in malafede. Democrazia significa governo del popolo, ma se governasse il popolo non governeremmo noi. Lo facciamo perché il governo è più facile dell'autogestione, più comodo. E perché, ammettiamolo, un po' ci piace avere tutto questo potere. E continueremo a governare. Ma l'amnistia è un atto dovuto, visto che hanno ragione loro. E una parte di me spera che prima o poi vinceranno.<ref>Citato in Livio Zanetti, ''Pertini sì Pertini no''.</ref>
*{{NDR|Riguardo le spedizioni punitive dei [[fascismo|fascisti]]}} Voi sapete come facevano: aspettavano – erano degli eroi! – di essere in venti o in trenta per aggredire gli [[antifascismo|antifascisti]] quando si trovavano isolati. Se eravamo in tre, allora non ci aggredivano più!<ref>Dagli Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura II, seduta del 23 febbraio 1955, p. 404; riportato in ''[http://www.pertini.it/cesp/doc_11.htm Pertini.it]''.</ref>
*Ogni volta che i ceti medi credono di far coincidere i loro interessi con gli interessi dell'alta finanza, essi vengono colpiti dalla dittatura<ref>Intervista ad Oriana Fallaci riportato in ''[https://www.socialismoitaliano1892.it/2017/10/30/oriana-fallaci-intervista-sandro-pertini/]''.</ref>
 
 
 
{{int|Dal discorso di insediamento alla Presidenza della Camera dei deputati, V legislatura, 5 giugno 1968|Disponibile su ''[http://storia.camera.it/presidenti/pertini-alessandro/v-legislatura-della-repubblica-italiana/discorso:0#nav Camera.it]''}}