Leonardo Sciascia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Citazioni: se va be'
m →‎Citazioni: refuso
Riga 282:
*Non c'è qualcosa, nelle lenti, negli [[occhiali]], che mi suscita, remoto, imprecisabile, un senso di stupore e insieme di apprensione? Non c'è qualcosa che ha a che fare con la verità e con la paura di scoprirla? (p. 99)
*Il nostro più grande errore, il più grande errore che sia stato commesso da coloro che hanno governato, o che hanno creduto di governare, la Chiesa di Cristo, è stato quello di identificarsi, ad un certo momento, con un tipo di società, con un tipo di ordine. È un errore che perdura, anche se molti ormai cominciano ad avere coscienza che è un errore. Approssimativamente, con una battuta, le posso dire: il [[XVIII secolo|secolo diciottesimo]] ci ha fatto perdere il senno, il [[XX secolo|ventesimo]] ce lo farà riguadagnare. Ma che dico, ce lo farà riguadagnare? Sarà finalmente la vittoria, il trionfo. (p. 103)
*È stato detto che il razionalismo di [[Voltaire]] ha uno sfondo teologico incommensurabile all'uomo quanto quello di [[Blaise Pascal|Pascal]]. Io direi anche seche il candore di [[Voltaire#Candido|Candide]] vale esattamente quanto lo spavento di Pascal, se non è addirittura la stessa cosa. Solo che Candide trovava finalmente un proprio giardino da coltivare... "Il faut cultiver nostre jardin"... Impossibile: c'è stato un grande e definitivo esproprio. E forse si possono oggi riscrivere tutti i libri che sono stati scritti; e altro anzi non si fa, riaprendoli con chiavi false, grimaldelli e, mi consenta un doppio senso banale ma pertinente, piedi di porco. Tutti, Tranne ''Candide''. (pp. 104-105)
 
==''Una storia semplice''==