Mantova: differenze tra le versioni

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*''Pur [[Virgilio]] si trasse a lei, pregando | che ne mostrasse la miglior salita; | e quella non rispuose al suo dimando, | ama di nostro paese e de la vita | ci 'nchiese; e 'l dolce duca incominciava | "Mantüa ...", e l'ombra, tutta in sé romita, | surse ver' lui del loco ove pria stava, | dicendo: "O Mantoano, io son Sordello | de la tua terra!"; e l'un l'altro abbracciava.'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'')
*Quando giocavo i miei colleghi mi chiedevano perché tornavo sempre a Mantova. Non l'avete ancora vista, gli rispondevo, altrimenti non me lo chiedereste. ([[Roberto Boninsegna]])
*Quest’anno infrangerò la sana regola ([[Greta Thunberg|Greta]] docet) di arrivare in treno. Ma sento proprio il bisogno di stupirmi, come sempre mi accade, quando in automobile, dopo le ultime curve, si inizia ad intravedere il Ponte di San Giorgio e con lui, soprattutto, si scorge quasi d’un tratto l’immagine della città, sempre magica e sorprendente, come la visione di un arcobaleno. Durante gli 800 metri del ponte guido ancora più piano del dovuto, per allungare il più possibile quel tempo, pensando alla storia che mi attende, alla magia della corte dei [[Gonzaga]], a [[Giulio Romano]], e a quel tipo di primati tra architettura e pittura che oggi sembrano impossibili, mentre l’emozione, e la sensazione, sono quelle di entrare in una cartolina (chissà se si usano ancora?). ([[Beppe Finessi]])
*«Sa lei, signor mio, come la pensi l'imperatore, in questo momento? Crede lei che non ci sia altro che Mantova a questo mondo? le cose a cui si deve pensare son molte, signor mio.» ([[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'')
*Sono rimasto alquanto scosso ieri (non sono molto forte in minuzie geografiche) nello scoprire che Romeo venne bandito a sole venticinque miglia. Tale è la distanza fra Mantova e Verona. [...] La prima ha una gran quantità di farmacisti, tutt'oggi, che potrebbero interpretare la parte shakespeariana al naturale. Di tutti i piccoli stagni immobili visti finora, è il più verde e il più coperto d'erbacce. ([[Charles Dickens]])