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Etichetta: Annullato
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*Un produttore voleva fare un film su una piovra che fa a pezzi il ponte Golden Gate. Mi sembrava una sfida interessante. [...] Consegnammo il copione al consiglio degli anziani di San Francisco. Dissero che non avrebbero collaborato per paura che qualsiasi scena di distruzione del loro ponte potesse suggerire che la struttura non fosse solida. E così, con vari sotterfugi, devo dire che piazzammo una cinepresa sul retro di un furgone da panettiere e andammo su e giù sul ponte, per ottenere le riprese dei fondali.
*Volevamo fare una storia spettacolare con pochissimi soldi. Il budget era così basso che con una piovra senza due tentacoli avremmo risparmiato soldi, in effetti speciali, e tempo. Il tempo è denaro. Così ne tagliammo due e ottenemmo una piovra a sei tentacoli. Li tenevamo nascosti sott'acqua, per non farli contare a nessuno.
*Charles Schneer adorava ritagliare giornali. E c'era un gran parlare di UFO. Allora il nostro prossimo film diventò ''Earth vs. the Flying Saucers''. Andai a Washington con una macchina fotografica e fotografai tutti gli esterni. Poi mandammo un operatore a fotografare i fondali in base alla mia storyboard fotografica.
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*Non avevo mai usato prima l'animazione per oggetti meccanici, tipo una nave spaziale. Eravamo in grado di fare cose fuori dalla norma e la prendemmo come una sfida.
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*Ci volevano le distruzioni, altrimenti il film non avrebbe funzionato. I dischi volanti si schiantano sulla cupola del Campidoglio e rovesciano il Washington Monument. Sono lieto che ad oggi siano ancora intatti. [...] Mi toccò animare tutta questa distruzione un fotogramma alla volta. Quando il Washington Monument viene colpito da un disco volante ogni pezzo di mattone in caduta era attaccato a un cavo individuale mentre il disco volante distruggeva il monumento, spezzandolo in due.
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[[File:20 million miles to earth (1957) Ymir 2.png|thumb|Scena di ''[[A 30 milioni di km. dalla Terra]]'']]
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*Volevo fare un umanoide. Dopo l'esperienza con ''Mighty Joe Young'' sapevamo di poter fare di più ma non volevamo creare un uomo.
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*Volevamo che Ymir risultasse simpatico. Era fuori dal suo habitat. [...] Non era nemmeno aggressivo, a meno che il cane e il contadino non aggredissero lui. Alla fine diventa così tremendo per colpa delle torture umane. Il povero piccolo era un'anima indifesa, un pesce fuor d'acqua. Alla fine si ritrova a Roma, in cima al Colosseo. Ciò fu influenzato da King Kong sull'Empire State Building. Mi sembrava poter essere un buon finale drammatico. L'uomo, ovviamente, distrugge ciò che non riesce a comprendere.
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