Mostro di Firenze: differenze tra le versioni

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Mignini
Renata Bruzzone
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[[Immagine:Lettera-a-della-Monica-2.jpg|thumb|Facciata anteriore della lettera postale ricevuta dalla procuratrice Silvia della Monica due giorni dopo l'ultimo duplice omicidio. La busta conteneva un lembo di mammella della vittima femminile.]]
'''Mostro di Firenze''', denominazione popolare utilizzata per riferirsi al colpevole di una serie di duplici omicidi avvenuti fra il 1974 e il 1985 nel circondario di Firenze.
 
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==Citazioni sul Mostro di Firenze==
*Anche il Mostro di Firenze l'avrà detto "Buongiorno" a qualcuno qualche volta. ([[Roberto Benigni]])
*Diedi una scorsa alle pagine della sentenza {{NDR|di Pietro Pacciani}} e mi ricordo che dissi: una sentenza che mi pare un po' vaga, estremamente vaga e c'è una notevole forzatura nel modo di argomentare. Poi, devo dire, quando mi fu dato l'incarico e ho avuto modo di leggere la sentenza e di approfondire tutta la vicenda, questa mia impressione iniziale si trasformò in una certezza. […] Una tecnica accusatoria pregiudiziale, preconcetta, dura, feroce, di antipatia e di cattiveria nei suoi confronti. Era una requisitoria, non era una sentenza. ([[Nino Marazzita]])
*Questa è una storia di mostri.<br>È la storia più spaventosa che si possa immaginare.<br>Una di quelle storie che fanno da confine, da linea di demarcazione tra un prima e un dopo. Prima che accadesse si poteva dire che certe cose non succedono, non qui, non da noi.<br>Dopo, non più. ([[Carlo Lucarelli]])
 
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*Il mostro è un uomo di notevole intelligenza e di notevole cultura, di notevole abilità e che forse ha fatto anche qualcosa per depistare.
*Io ho conosciuto personalmente Pacciani, sono stato suo consulente di difesa, non crederò mai alla colpevolezza di Pacciani.
 
===[[Roberta Bruzzone]]===
{{cronologico}}
*La stragrande maggioranza di questi omicidi era possibile commetterla in solitudine. Onestamente, per tipologia di assassinio – questo è possibile affermarlo sulla scorta di studi condotti soprattutto negli Stati Uniti, terra ben più prolifica quando parliamo di ''serial killer'', rispetto al nostro Paese fortunatamente – è difficile che omicidi con uno sfondo di matrice sessuale così selvaggia e con la modalità omicidiaria che viene selezionata per eliminare immediatamente l'ostacolo principale, ossia il partner maschile all'interno della coppia, solitamente è associato a un omicida singolo.
*Più si va avanti con questa storia più emergono dettagli sull'operato di questo soggetto e meno la pista dei "compagni di merende" diventa oggettivamente proponibile. Consideriamo che la condanna dei "compagni di merende" si fonda unicamente sulle dichiarazioni di Lotti, non c'è nient'altro, e Lotti è una persona problematica, sicuramente molto problematica, che fa una serie di dichiarazioni più volte cadendo in contraddizione in relazione a determinati fattori.
*Io credo che la persona che si nasconde dietro questa serie di delitti era una persona che frequentava e bazzicava gli stessi ambienti entro cui maturavano le decisioni investigative, perché aveva avuto il potere di sfidare tutta una serie di soggetti in maniera scientifica durante tutta questa storia, come se fosse necessariamente sempre un passo avanti a delle indagini che conosceva, probabilmente, o che aveva l'opportunità di intuire forse non in maniera così distintiva ma attraverso magari dell'''intelligence'' fatta attraverso soggetti a vario titolo e vario livello, magari loro malgrado, appartenenti agli ambienti investigativi.
 
===[[Nino Filastò]]===
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*Una morte strana {{NDR|quella di Pietro Pacciani}}, non ha le caratteristiche di una morte naturale. Era in una posizione insolita, aveva macchie che non dovevano esistere, come se il cadavere fosse stato spostato. Le luci erano spente. Tutte le finestre e la porta della casa erano spalancate quando invece lui all'imbrunire si serrava dentro perché temeva di essere ucciso, lo diceva anche in un biglietto che ritrovammo. Poi c'era quel farmaco, l'Eolus, controindicato, che non si è capito chi glielo abbia segnato.
*Non condivido quando qualcuno accusa Lotti di dire bugie: Lotti è morto, ma bisogna dargli atto che ha raccontato la verità come hanno stabilito i giudici.
*La mano del 1981 era diversa. I medici legali descrissero tagli eseguiti molto professionalmente. Nel 1984 e del 1985 la manualità è diventata rozzezza. È cambiata la mano. Ed è possibile, perché nella filosofia del serial killer solitario non si può accettare un cambio di mano, ma nei delitti di gruppo sì. Questo gruppo da quante persone era composto? Gli elementi del gruppo potevano anche intercambiarsi i ruoli a seconda di disponibilità e reperibilità. Sono elementi che devono far riflettere. Oggi è difficile, mi auguro che la magistratura possa trovare la soluzione, però è passato troppo tempo, troppa gente è morta, bisognava avere anche un colpo di fortuna nelle indagini, che non c'è stato. Bisognava all'epoca intuire che non si trattava di un serial killer solitario ma di un gruppo.
*Si è trattato di delitti di un gruppo costituito da personaggi di varia estrazione sociale, molto probabilmente facente riferimento a una setta, perché numerosi sono i riferimenti che portano al movente esoterico dei delitti. Già dal 1984 il significato esoterico dei delitti opera di una setta era contenuto in distinti studi molto approfonditi di tre dipendenti dei servizi segreti, che però non si sa per quale motivo non sarebbero giunti agli inquirenti dell'epoca. Interrogati, i tre funzionari confermarono i loro elaborati e le loro ipotesi e fu possibile recuperare i documenti a seguito di perquisizioni. Anche l'inchiesta perugina portò a considerare l'ipotesi dell'esistenza di una setta, in base a precise testimonianze anche da parte di personaggi legati alla massoneria. Per me questo dell'esoterismo è un aspetto abbastanza verosimile sul quale si sono avute difficoltà a indagare sia per la segretezza che caratterizza questo mondo sia per una mancanza di preparazione nell'affrontare simili indagini, tanto che in una delle mie annotazioni avevo chiesto la creazione di un apposito gruppo di lavoro con la partecipazione di esperti anche criminologi e psichiatri. Ma eravamo già nella fase dei trasferimenti e dei problemi vissuti.