Prima lettera ai Tessalonicesi: differenze tra le versioni

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*Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla [[impudicizia]], che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato. Dio non ci ha chiamati all'[[impurità]], ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito. (4, 3 – 8)
*Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'[[arcangelo]] e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima [[Risurrezione|risorgeranno]] i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. (4, 16 – 17)
*Ma voi, fratelli, non siete nelle [[Luce e oscurità|tenebre]], così che quel [[Giorno e notte|giorno]] possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della [[Luce e oscurità|luce]] e figli del giorno; noi non siamo della [[Giorno e notte|notte]], né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. (5, 4 – 10)
*Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. (5, 8)
*Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. [[Riguardi|Guardatevi]] dal rendere [[bene e male|male]] per male ad alcuno; ma cercate sempre il [[bene e male|bene]] tra voi e con tutti. (5, 14 – 15)
*Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. (5, 11)
*Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. (5, 19 – 2122)
*Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. (5, 14)
:Vagliate tutto, trattenete ciò che è buono.<ref>Citato in Aa.Vv., ''Una certezza per l'esistenza'', BUR, Milano, 2011, [http://books.google.it/books?id=MSURneU388QC&pg=PT120 p. 120]. ISBN 978-88-58-62308-4</ref> (5, 21)
*[[Riguardi|Guardatevi]] dal rendere [[bene e male|male]] per male ad alcuno; ma cercate sempre il [[bene e male|bene]] tra voi e con tutti. (5, 15)
*Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. (5, 19 – 21)
:Vagliate tutto, trattenete ciò che è buono.<ref>Citato in Aa.Vv., ''Una certezza per l'esistenza'', BUR, Milano, 2011, [http://books.google.it/books?id=MSURneU388QC&pg=PT120 p. 120]. ISBN 978-88-58-62308-4</ref>
*Astenetevi da ogni specie di male. (5, 22)
 
==[[Explicit]]==