Walter Veltroni: differenze tra le versioni

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*Il [[portiere]] è un mestiere per uomini forti. Bisogna avere un carattere sicuro, un'abitudine non annoiata ai propri pensieri. Bisogna saper guidare chi gioca davanti a te, intimorire chi tira verso la tua porta. Bisogna essere capaci, psicologicamente, di discese ardite e di risalite. Bisogna avere una visione consapevole del proprio ruolo. Perché il calcio, gioco fatto spesso di poeti e di prosatori, ha bisogno anche di filosofi. Di persone cioè capaci di riconoscere che il loro dovere è essere infallibili e capaci di dare una risposta alla coscienza di non poterlo essere. Il portiere è davvero il numero uno.<ref name="buffon">Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2016/04/23-10823472/veltroni_intervista_buffon_juve_per_sempre/ Veltroni intervista Buffon: «Juve per sempre»]'', ''Corriere dello Sport.it'', 23 aprile 2016.</ref>
*Il suo talento {{NDR|di [[Rino Gaetano]]}} è nella capacità straordinaria di leggere l'Italia e gli italiani attraverso il gioco e la provocazione intelligente, la denuncia sociale e il nonsense, il ribaltamento degli schemi che è, necessariamente, ribaltamento della verità di comodo, delle dichiarazioni ufficiali, della politica incipriata del Palazzo, degli stereotopi di un benpensantismo ingrassato e moralista.<ref name="rino">Dal [https://skydrive.live.com/?cid=8304688d9d5ba48c&id=8304688D9D5BA48C!2409#cid=8304688D9D5BA48C&id=8304688D9D5BA48C!2421 libretto] della raccolta ''E cantavo le canzoni'', RCA Italiana, 27 luglio 2010.</ref>
*{{NDR|Sulle figurine [[Calciatori Panini]]}} In questi scambi, con figurine orrendamente spiegazzate appallottolate nelle tasche di grembiuli blu, veniva fissato, di solito dal più forte dei mercanti, un prezzo. Se l'acquirente era milanista l'immagine di [[Gianni Rivera|Rivera]] ne valeva, allo scambio, almeno tre.<ref name=Panini/>
*Intanto [[Mario Tchou|Mario]], negli Usa, conosce [[Adriano Olivetti]], uno dei più illuminati e aperti imprenditori dell'epoca. A segnalarlo all'industriale di Ivrea è [[Enrico Fermi]], non un passante. [...] Contemporaneamente, sempre su istigazione del genio di Fermi, l'università di Pisa decide di allocare un consistente investimento, 120 milioni di lire, per la costruzine di una nuova calcolatrice elettronica, la Cep. Olivetti si associa all'impresa e così nasce a Barbaricina, pochi chilometri da Pisa, il Laboratorio di Ricerche Elettroniche che viene affidato alla direzione di Mario Tchou. Nel 1957, a solo un anno dall'insediamento del laboratorio, nasce Elea 9001, un acronimo che richiama quello di Hal 9000, il computer onnipotente e perfido di ''2001: Odissea nello spazio'', un film girato undici anni dopo. [...] Tchou intuisce che, attraverso l'utilizzazione dei transistor, si possono costruire macchine meno «pesanti». E poi lavora all'ampliamento della memoria del computer. Nasce così, in pochi mesi, Elea 9002 che pur essendo la prima macchina commercializzata, mostra insufficienti capacità di programmazione.<ref name="Mario">Da ''Il mistero di Tchou, il suo computer italiano spaventò l'America'', ''Corriere della Sera'', Milano, 12 gennaio 2020.</ref>
*Io penso che i portieri siano tra i giocatori più intelligenti. Non solo perché devono padroneggiare nervi e eventi che spesso non dipendono da loro ma soprattutto perché un portiere ha molto tempo per pensare.<ref name="buffon" />
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*Passa solo un anno e nasce l'[[Olivetti Elea 9003|Elea 9003]], il primo computer completamente a transistor. Per disegnarlo viene incaricato [[Ettore Sottsass]]. [...] È sulle scale di quel palazzo che [[Mario Tchou|Mario]], sconvolto, avverte l'architetto della morte improvvisa, a febbraio del 1960, di [[Adriano Olivetti]]. Una fine che peserà sul destino dell'azienda, dell'industria italiana e del paese. Solo qualche mese prima Olivetti e Tochou avevano presentato al presidente [[Giovanni Gronchi|Gronchi]] la magnifica Elea 9003 – tanto bella da far vincere a Sottsass il premio «Compasso d'oro» per il design – che viene venduta già in 40 esemplari a industrie varie.<ref name="Mario" />
*Pensate se il Rinascimento avesse cancellato il Medioevo o se ora arrivasse una nuova religione a radere al suolo i segni di chi l'ha preceduta. Vivremmo in uno stupido presente eterno. La storia consegna i suoi prodotti, le sue opere d'arte, la sua architettura ai posteri perché abbiano coscienza e memoria della loro civiltà. Mi sembra assurdo che si continui a nascondere un ventennio che è parte tragica della nostra storia.<ref>Dall'intervista di Mattia Feltri, ''[http://www.lastampa.it/2013/03/23/cultura/i-luoghi-del-fascismo-non-siano-tabu-K6cGDwyOG5AOC7c6tIbeKL/pagina.html Veltroni: "I luoghi del fascismo non siano più un tabù"]'', ''La Stampa.it'', 23 marzo 2013.</ref>
*Quando, con ''l’Unità'', stupendo molti riproponemmo i vecchi [[Calciatori Panini|album dei calciatori]] avemmo un successo incredibile. Il giornale era esaurito alle otto di mattina in tutta Italia. Gramsci, attento alla cultura popolare, credo sarebbe stato contento.<ref name=Panini>Dalla prefazione a Leo Turrini, ''Panini, storia di una famiglia e di tante figurine'', Minerva edizioni, Argelato (BO), 2020, citato in ''[https://www.calciomercato.com/news/panini-storia-di-una-famiglia-e-di-tante-figurine-da-pizzaballa--28045 'Panini, storia di una famiglia e di tante figurine': Veltroni presenta l'Italia migliore di Turrini]'', '''calciomercato.com'', 16 settembre 2020.</ref>
*Quel bambino dobbiamo accoglierlo, integrarlo, conquistarlo al nostro sistema di valori, oppure dobbiamo fare in modo che si senta straniero, estraneo, respinto? Straniero parlando la stessa lingua degli altri, indossando le stesse magliette di calcio degli altri, parlando magari anche un italiano migliore degli altri? Deve essere parte del nostro mondo o ai margini?<ref>Intervista di Tommaso Ciriaco, [http://www.repubblica.it/politica/2017/10/08/news/veltroni_avanti_sullo_ius_soli_non_e_battaglia_di_partito_spero_nei_cattolici_e_nei_grillini_-177658072/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1 ''Veltroni: "Avanti sullo Ius soli, non è battaglia di partito: spero nei cattolici e nei grillini"''], ''Repubblica.it'', 8 ottobre 2017.</ref>
*[[Rino Gaetano]] continua a fiorire ovunque, anche se lui non c'è più, e questo perché la sua figura, la sua musica sono ancora profondamente parte dell'immaginario collettivo e della memoria del nostro Paese. La sua musica suona ancora come un manifesto di geniale protesta, perché Rino non si erge mai a censore, giudice o moralizzatore: egli racconta il mondo attraverso i suoi desideri e la sua ironia, la sua voglia di liberazione da ansie individuali e ingiustizie sociali, i suoi sogni, le sue illusioni d'artista.<ref name="rino" />
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*Si poteva stare nel [[Partito Comunista Italiano|Pci]] senza essere comunisti. Era possibile, è stato così.<ref>Citato in ''Veltroni: incompatibili comunismo e libertà'', ''La Stampa'', 16 ottobre 1999, p. 3.</ref>
*{{NDR|Su [[Mani pulite|Tangentopoli]]}} Sì, quegli anni sono stati degli anni terribili. Io facevo il direttore dell'Unità e penso di poter dire che abbiamo tenuto fuori il giornale dall'impazzimento giustizialista che c'era, andando contro anche all'arresto del fratello di Berlusconi; questo perché faccio fatica ad accettare la dilatazione della carcerazione preventiva per chi non ha compiuto atti contro altre persone. Sono convinto che vanno condannate in maniera forte la corruzione e l'utilizzo spregiudicato del potere: perché sì, in quegli anni i giudici sono andati oltre i loro confini, però poi c'è stata contro i magistrati una campagna inaccettabile; e per questo quella è una stagione che non andrebbe ripetuta, nel senso dell'uso di strumenti giudiziari (secondo me sproporzionati rispetto alla situazione data) e nel senso che non va neanche ripetuta quella soluzione di corruzione spaventosa che questo paese ha conosciuto e ha vissuto e che non so neanche dire se sia del tutto finito.<ref>Da un'intervista a ''Il Foglio quotidiano'', 18 dicembre 2007.</ref>
*Tutti coloro che sono stati bambini a partire dagli anni sessanta sanno infatti chi sono i ''"Panini"''. Hanno comprato i loro album, incollato le loro figurine, scritto, ansiosi di risposta, al loro indirizzo di Modena. I fratelli Panini sono entrati nell’immaginario collettivo. Quel cognome identificava delle irremovibili e struggenti madeleines di ciascuno. Quelle figure di altri, sconosciuti, sono, nella nostra memoria, quella di noi una volta  bambini. Fossero l’immagine maldestramente colorata da un litografo di Parma del coriaceo centrocampista ''"Maciste"'' [[Bruno Bolchi|Bolchi]], prima [[Calciatori Panini|figurina Panini]], quella di Garibaldi in ''Uomini illustri'' [...].<ref name=Panini/>
*Vedo solo ora che mi si chiede di scusarmi per la candidatura di [[Massimo Calearo|Calearo]]. Calearo ha mostrato di essere una persona orrenda. Quando il pd, all' unanimità, lo candidò sembrava diverso. La politica fa perdere la testa a molta gente. Come dimostrano molti altri casi anche peggiori delle orrende frasi di Calearo. C'è gente, non scelta da me, che non ha mai messo piede in Parlamento o che ha dato vita a comportamenti sui quali ha indagato la magistratura. In altre legislature e in molti comuni succedono cose analoghe. Da tutti accetto critiche. Ma non da chi in questi anni ha fatto cadere due volte i governi di centro sinistra con il proprio estremismo. C'è molta gente che dovrebbe scusarsi per gli errori tragici che ha compiuto. Io mi sono dimesso, che è molto di più.<ref>Citato in [http://www.tmnews.it/web/sezioni/politica/PN_20120331_00191.shtml TMNews.it], 31 marzo 2012.</ref>