Miguel de Unamuno: differenze tra le versioni

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*Generalmente ciò che detestiamo negli altri lo detestiamo perché lo sentiamo anche nostro. Non ci danno fastidio i difetti che noi non abbiamo.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref>
*Il mestiere dei [[cristianesimo|cristiani]] non è vendere il pane ma il [[lievito]].<ref>Citato in Giacomo Panizza, ''Capaci di futuro'', Rubbettino Editore, 2005.</ref>
*L'uomo, per il semplice fatto di essere uomo, di aver coscienza di sé, è, in confronto all'asino o al granchio, un animale malato. La coscienza è malattia.<ref name=e />
*La maggior parte di coloro che pensano di cambiare idea, non ne hanno mai avuta una.<ref name=dizionario />
*La più odiosa di tutte le [[Tirannia|tirannie]] è, secondo me, quella delle idee...<ref name=Cip/>
*La [[scienza]] è un cimitero di idee morte, anche se ne può uscire la vita.<ref name=e>Da ''Del sentimento tragico della vita''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*L'essenziale è non morire. Non morire! Non morire! Questa è l'ultima radice della follia chisciottesca. Ansia di vita, ansia di vita eterna ti dette l'immortalità. [[Don Chisciotte]] mio, il sogno della tua vita fu ed è il sogno di non morire.<ref>Citato in: Marcello Veneziani, ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 228</ref>
*{{NDR|L'[[origami]]}} Scienza in grado di aprire i più vasti orizzonti al pensiero portandolo verso contemplazioni sublimi.<ref>Citato in Marco Cicala, ''Eterna Spagna'', Neri Pozza Editore, 2017, [https://books.google.it/books?id=poc_DwAAQBAJ&lpg=PT172&dq=&pg=PT178#v=onepage&q&f=false p. 178]. ISBN 978-88-545-1615-1</ref>
*Soltanto chi mette a prova l'[[assurdo]] è capace di conquistar l'impossibile.<ref>Spesso questa citazione viene [[citazioni errate|erroneamente attribuita]], in forme simili, a [[Albert Einstein]] e [[Maurits Cornelis Escher]], in realtà le prime attribuzioni ai due sono tardive rispetto alla data della loro morte (1997 per Einstein, morto nel 1955 e 2007 per Escher, morto nel 1971).</ref><ref>Da ''Vita di don Chisciotte e Sancio Panza'' (''Vida de Don Quijote y Sancho'', 1905), traduzione di Antonio Gasparetti, Mondadori, 2006, [https://books.google.it/books?id=100k18ZHLikC&pg=PA158 p. 158]. ISBN 884249884X</ref>
 
==''Diario intimo''==
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*[[Morte|Muore]] tutto, tutto, tutto; tutto è morto per me! Ed è peggio che tutto muoia per me che io muoia al tutto.
*Noi uomini non soccombiamo alle grandi pene o alle grandi allegrie perché queste pene e queste allegrie sono avvolte in un'immensa nebbia di piccoli incidenti. E la vita è questo, [[nebbia]].
 
==''Vita di Don Chisciotte e Sancio''==
*Sono i martiri a fare la fede, assai più che la fede a fare i martiri. (Prima parte, cap. XLV, p. 443)
*Soltanto chi mette aalla prova l'[[assurdo]] è capace dipuò conquistarconquistare l'impossibile. (Prima parte, cap. XLV, pp. 445-447)<ref>Spesso questa citazione viene [[citazioni errate|erroneamente attribuita]], in forme simili, a [[Albert Einstein]] e [[Maurits Cornelis Escher]], in realtà le prime attribuzioni ai due sono tardive rispetto alla data della loro morte (1997 per Einstein, morto nel 1955 e 2007 per Escher, morto nel 1971).</ref><ref>Da ''Vita di don Chisciotte e Sancio Panza'' (''Vida de Don Quijote y Sancho'', 1905), traduzione di Antonio Gasparetti, Mondadori, 2006, [https://books.google.it/books?id=100k18ZHLikC&pg=PA158 p. 158]. ISBN 884249884X</ref>
*Quel che importa è lasciare il proprio nome affidato ai secoli futuri, è vivere nella memoria delle genti. Quel che importa è non morire! Non morire! Questa è la radice ultima, la radice delle radici della follia chisciottesca. Non morire, non morire! Ansia di vita, ansia di vita eterna è ciò che ti diede vita immortale, mio signor [[Don Chisciotte]]: il sogno della tua vita fu ed è il sogno di non morire. (Seconda parte, cap. LXVII, p. 751)
 
==[[Incipit]] di ''El espejo de la muerte''==
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*Miguel de Unamuno, ''Nebbia'', Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1982.
*Miguel de Unamuno, ''Nebbia'', traduzione di Flaviarosa Rossini, Rizzoli, 2021.
*Miguel de Unamuno, ''L'agonia del cristianesimo'', SE, 2006.
*Miguel de Unamuno, ''Vita di Don Chisciotte e Sancio e altri scritti sul Chisciotte'', a cura di di Armando Savignano, Bompiani, Firenze-Milano, 2017. ISBN 9788858777145
 
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