Massacri delle foibe: differenze tra le versioni

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+citazioni di Eric Gobetti
ortografia
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*Le uccisioni commesse sul confine orientale nell’autunno del 1943 e nella primavera del 1945 non possono essere in alcun modo considerate un tentativo di genocidio e le vittime non sono individuate in quanto appartenenti ad uno specifico popolo.
*Nella primavera di quell’anno {{NDR|1944}} si calcola che siano tra i 20.000 e i 30.000 i partigiani italiani integrati singolarmente o in unità nazionali nell'esercito jugoslavo. Sono cifre incredibili. Per avere un termine di paragone, i partigiani in Italia sono, nella stessa epoca, numericamente equivalenti. Ciononostante, nel discorso pubblico si continua a fare riferimento alle violenze compiute dai partigiani al confine orientale nell'autunno del 1943 e nella primavera del 1945 come a una pulizia etnica condotta contro la componente italiana della popolazione.
*Oltre a punire i collaborazionisti e i criminali di guerra, le autorità jugoslave operano per eliminare gli eventuali oppositori politici [...] Si tratta di una vera e propria epurazione preventiva, che serve ad intimorire quella parte di popolazione che non accetta l’ipotesi di annessione della regione alla Jugoslavia. La stragrande maggioranza dei possibili oppositori è composta da rappresentanti dell’élite politica e sociale italiana che ovviamente preferirebbero che l'area ritornasse a far parte dello Stato italiano. Si tratta, nella maggiorpartemaggior parte dei casi, di persone che non fanno mistero della propria avversione alla Jugoslavia e all’ideologia comunista. L’esempio più estremo di questa tipologia di vittime è rappresentato dall'arresto di alcuni membri del CLN triestino che [...] già da tempo si era opposto alla leadership jugoslava sulla Resistenza.
==Note==
<references />