Il ritratto di Dorian Gray: differenze tra le versioni

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<small>Edizione di riferimento: Garzanti, 2014.</small>
===Prefazione===
*L'artista è il creatore di cose belle. (p. 1)
*Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza. (p. 1)
*Non esistono [[Libro|libri]] morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. (p. 1)
*La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. (pp. 1-2)
*Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico. (p. 2)
*Non esistono [[Libro|libri]] morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
*Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente. (p. 2)
*Tutta l'arte è completamente inutile. (p. 2)
*Scelgo gli amici per la bellezza, i conoscenti per il buon carattere e i nemici per l'intelligenza.
*Tutta l'arte è completamente inutile.
 
===Capitolo I===
*Al mondo c'è una sola cosa peggiore del far parlare di sé ed è il non far parlare di sé. (p. 5)
*L'intelletto è di per se stesso una sorta di eccesso e in qualunque volto distrugge l'armonia. Non appena uno comincia a pensare, diventa tutto naso o tutta fronte, oppure qualcosa di orrendo. Guarda quelli che hanno avuto successo nelle professioni intellettuali. Sono assolutamente disgustosi. Eccetto, naturalmente, gli uomini di chiesa. Ma, del resto, gli uomini di chiesa non pensano. A ottant'anni un vescovo continua a ripetere quello che gli è stato insegnato a diciotto e, come naturale conseguenza, ha sempre un aspetto delizioso. (pp. 5-6)
*Basta nasconderla, e la più banale delle cose diventa deliziosa.
*È meglio non essere diversi dal nostro prossimo. I brutti e gli stupidi hanno la parte migliore del mondo. Possono mettersi seduti a loro agio e godersi lo spettacolo. Se della vittoria non sanno nulla, gli viene perlomeno risparmiata la consapevolezza della sconfitta. (p. 6)
*Quando una persona mi piace moltissimo, non dico mai a nessuno il suo nome. È come cederne una parte. (p. 7)
*Il valore di un'idea non ha nulla a che vedere con la sincerità di chi la espone.
*Basta nasconderla, e la più banale delle cose diventa deliziosa. (p. 7)
*L'armonia di [[anima e corpo]]… che cosa grande! Nella nostra follia noi li separiamo e abbiamo inventato un realismo che è volgare e un idealismo che è vuoto.
*L'unico elemento di fascino del matrimonio sta nella necessità di una vita di inganni tra i coniugi. (p. 7)
*L'intelletto è di per se stesso una sorta di eccesso e in qualunque volto distrugge l'armonia. Non appena uno comincia a pensare, diventa tutto naso o tutta fronte, oppure qualcosa di orrendo. Guarda quelli che hanno avuto successo nelle professioni intellettuali. Sono assolutamente disgustosi. Eccetto, naturalmente, gli uomini di chiesa. Ma, del resto, gli uomini di chiesa non pensano. A ottant'anni un vescovo continua a ripetere quello che gli è stato insegnato a diciotto e, come naturale conseguenza, ha sempre un aspetto delizioso.
*La naturalezza è semplicemente una posa, e la più irritante che conosca. (p. 8)
*L'unico elemento di fascino del matrimonio sta nella necessità di una vita di inganni tra i coniugi.
*Scelgo gli amici per la loro bellezza, lei conoscenzeconoscenti per lail lorobuon bontàcarattere e lei inimicizienemici per la loro l'intelligenza. Non si è mai abbastanza accortiattenti nella scelta dei propri nemici. Io non ne ho nemmeno uno che sia unostupido. sciocco: sonoSono tutti persone didalle unanotevoli certacapacità intelligenzaintellettuali e, quindidi tutticonseguenza, mi apprezzano. (p. 13)
*La naturalezza è semplicemente una posa, e la più irritante che conosca.
*Non penso che il dieci per cento del proletariato viva nell'onestà. (p. 14)
*Il valore di un'idea non ha nulla a che vedere con la sincerità di chi la espone. (p. 14)
*Oggi, un cuore spezzato lo si stampa in molte edizioni.
*Un sogno di forma in giorni di pensiero. (p. 15)
*Quando una persona mi piace moltissimo, non dico mai a nessuno il suo nome. È come cederne una parte.
*L'armonia di [[anima e corpo]]… che cosa grande! Nella nostra follia noi li separiamo e abbiamo inventato un realismo che è volgare e un idealismo che è vuoto. (p. 15)
*Un sogno di bellezza in un giorno di meditazione.
*Oggi, un cuore spezzato lo si stampa in molte edizioni. (p. 17)
*Scelgo gli amici per la loro bellezza, le conoscenze per la loro bontà e le inimicizie per la loro intelligenza. Non si è mai abbastanza accorti nella scelta dei propri nemici. Io non ne ho nemmeno uno che sia uno sciocco: sono tutti persone di una certa intelligenza e quindi tutti mi apprezzano.
 
===Capitolo II===