Benedetto Croce: differenze tra le versioni

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La poesia di Dante
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* E veramente in qualsiasi poeta e opera di poesia è dato rintracciare, più o meno copiosi e con risalto maggiore o minore, concetti scientifici e filosofici, tendenze e fini pratici, e anche intenzioni e riferimenti riposti, presentati sotto velo trasparente o adombrati in modo misterioso come ben chiusi nella mente dell'autore. Perciò di ogni poeta, che è sempre insieme uomo intero, e di ogni poesia, che è insieme un volume o un discorso e lega molte cose squadernate, è dato compiere, oltre l'interpetrazione poetica, una varia interpetrazione filosofica e pratica, che, sotto l'aspetto da cui guardiamo, possiamo chiamare «allotria». (p. 10)
* E nella storia del buon avviamento di quelle indagini converrebbe segnare tra i più lontani precursori [[Vincenzo Borghini]], che nel cinquecento comprese la necessità metodica di ricercare documenti autentici del pensiero e del sapere di Dante, e di rifarsi alla lingua e alle costumanze dell'età sua (p. 12)
* Seguendo i principî dianzi stabiliti circa l'[[allegoria]], non ci siamo dati pensiero di ricercare se alcuni o tutti i componimenti e le narrazioni di cui si è fatto cenno, e il libretto della [[Dante_Alighieri#Vita_nuova|Vita nuova]] nel suo complesso, siano allegorici; perché, allegorizzati o no, allegorizzati ''ante'' o ''post festum'', il loro significato poetico, e il loro poetico pregio o difetto, resta il medesimo (p. 43)
 
==''Poesia e non poesia''==