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<div style="font-size:120%; padding:.4em 0 .5em 0; border:1px solid #FF9000; background-color:#FAF0E6; margin-bottom:5px;" width="100%" valign="top" align="center">'''Novità in vetrina'''</div>
{{Box Vetrina▼
|campo_immagine= [[File:Jnehru.jpg|190px|right]]
|campo_nome= Jawaharlal Nehru
|campo_bio= politico indiano.
|campo_contenuto=▼
*Finché ci saranno lacrime e sofferenza il nostro lavoro non sarà terminato.
*La concentrazione del potere – politico, economico, o di qualsiasi altro tipo – è pericolosa, anche quando si tratta di una persona perbene.
*Le persone possono venerare Dio in uno qualsiasi dei mille modi che vogliono. Ma rivendico anche quella libertà che consiste nel non adorare Dio se così scelgo, e rivendico anche la libertà di distogliere il popolo da ciò che considero superstizione e pratiche antisociali.
*Se la struttura democratica è subordinata a qualche altra cosa, ciò vuol dire in realtà che ad essa si è rinunciato.
*Se voi onorate la vostra fede, dovete onorare la fede degli altri che sono diversi da voi. Onorando la fede altrui, esalterete la vostra stessa fede, e farete sì che sia onorata dagli altri.
*Un individuo può essere un genio, un altro uno scemo. Non si può farli diventare uguali. Ma quello che è essenziale è che debbono avere uguale opportunità di svilupparsi.
*Jawaharlal Nehru, in India, riuscì in ciò in cui sia [[Sukarno]] che [[Kwame Nkrumah|Nkrumah]] fallirono. Pur essendo un leader carismatico, egli si rivelò anche capace di costruire una nazione. ([[Richard Nixon]])
*Nehru ha dichiarato pubblicamente, di fronte a tutti i suoi quattrocento milioni di cittadini, che non è credente, che la religione è certo una bella cosa, ma a lui non interessa affatto. Questa straordinaria libertà di pensiero, questa integrale mancanza di ipocrisia è uno dei fatti più alti del tempo in cui viviamo. ([[Pier Paolo Pasolini]])
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|campo_immagine= [[File:Emily Dickinson daguerreotype (Restored).jpg|190px|right]]
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*''Boris'' è una fiction tutta italiana che prova a riflettere su un diffuso stato d'animo della fiction italiana: il cinismo. Ridendo e scherzando, si mettono così a nudo i non pochi difetti della serialità italiana: la tolleranza estetica, l'arte di arrangiarsi, la scarsa professionalità, ecc. ([[Aldo Grasso]])
*Ha distrutto i cliché della fiction tradizionale italiana, annientandone i luoghi comuni. Senza ''Boris'' non avremmo avuto sulla Rai cose come ''Tutti pazzi per amore'' o ''È arrivata la felicità''. È avanguardia diventata cultura dominante, ha avuto lo stesso impatto che il Futurismo ebbe sulla comunicazione degli Anni 20. ([[Steve Della Casa]])
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▲|campo_anno=(1998)
▲|campo_contenuto=
▲===Citazioni sul film===
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