Eugenio Checchi: differenze tra le versioni

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Temistocle Solera
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==Citazioni di Eugenio Checchi==
*Dotato di acutissimo istinto, il [[Giuseppe Verdi|Verdi]] comprese essere necessario liberarsi dal fascino prepotente della imitazione. Volle essere lui, e fu lui: tutto impregnato di italianità, ossequente alle tradizioni dell' opera melodrammatica del settecento e dell'ottocento, ebbe come la divinazione dei tempi nuovi; ond'è che le sue opere del primo periodo, dal ''Nabucco'' alla ''Luisa Miller'', furono promessa, anticipazione, conferma; furono impulso vigoroso alle speranze e alle aspirazioni ancora confuse di una gente, che domandava all'arte qualcosa più di uno sterile conforto.<ref>Da ''[https://archive.org/details/gverdi1813190100chec/page/n6/mode/1up G. Verdi]'', G. Barbèra editore, Firenze, 1901, pp. 2-3.</ref>
 
*[[Temistocle Solera]] non fu un'aquila, ma ebbe squisito il sentimento del gusto: musicista e poeta al medesimo tempo, comprese il necessario legame fra le due arti.<ref>Da ''G. Verdi'', G. Barbèra editore, Firenze, 1901, cap. IV, p. 50.</ref>
 
==Note==